A Udine il tentativo di falsare l’esame della patente.
Continua senza sosta, da parte della Polizia di Stato, l’attività di monitoraggio e verifica della regolarità delle procedure d’esame di teoria per il conseguimento della patente di categoria “B” condotta in stretta sinergia con gli Uffici della Motorizzazione Civile di Udine.
I casi.
Mercoledì 22 novembre gli uomini della Squadra di Polizia Giudiziaria della Sezione Polizia Stradale di Udine sono intervenuti durante una seduta d’esame teorico, scoprendo un uomo di giovane età di origini indiane residente in provincia di Parma intento a manipolare la seduta di esame.
Gli operatori, infatti, si sono insospettiti dal comportamento insolito del candidato, il quale segnava con il dito in modo sistematico sui quesiti dei Quiz e relative risposte. Lo stesso in pochi minuti aveva risposto con esattezza a 7 domande.
Il candidato è stato invitato ad accomodarsi in un’altra stanza e a consegnare il giubbotto e la felpa, svelando così un sofisticato sistema di dispositivi nascosti. Prima di presentarsi all’esame infatti aveva occultato all’interno della felpa una microtelecamera che attraverso un piccolo foro permetteva di inviare le immagini delle domande d’esame e un dispositivo auricolare bluetooth per comunicare con l’esterno.
Da quanto poi è emerso nell’immediatezza, le “risposte” venivano fornite al candidato attraverso un impulso che faceva vibrare il dispositivo quando lo stesso indicava con il dito sulla risposta esatta. Gli uomini della Polizia Stradale hanno proceduto al sequestro dei congegni e denunciato alla Procura della Repubblica di Udine.
Alla seduta di esame dello scorso lunedì 27 novembre altri due stranieri di giovane età (un cittadino del Bangladesh e un cittadino del Sudan) sono stati scoperti mentre rispondevano ai quesiti con le medesime modalità.
Gli operatori della Squadra di Polizia Giudiziaria coadiuvati dai colleghi della Polizia Stradale di Palmanova hanno trovato che addosso avevano una piccola telecamera nascosta, bluetooth e telefonino mediante i quali ricevevano le risposte esatte ai quiz della scheda d’esame. Lunedì 04 dicembre un nuovo episodio: questa volta è stato un cittadino pachistano ad essere scoperto mentre svolgeva l’esame utilizzando gli stessi congegni elettronici.
Gli episodi rilevano l’importanza della vigilanza e della sicurezza nei test di guida poiché le tecnologie avanzate possono essere utilizzate per cercare di superare in maniera illecita gli esami. Questi tipi di controlli proseguiranno grazie alla sinergia tra gli Enti anche al fine di accertare possibili complicità e per assicurare il corretto svolgimento degli esami di guida affinché sia sempre garantita la sicurezza stradale.
Detta attività infatti si svolge anche e soprattutto a tutela della sicurezza degli utenti sulla strada, poiché immettere nella circolazione conducenti che seppur formalmente in possesso del titolo risultano poi di fatto privi dei requisiti tecnici per la guida dei veicoli (per mancata conoscenza della segnaletica stradale e delle norme di comportamento previste dal codice della strada) costituirebbe un serio pericolo per i cittadini.