Il sindacato di Polizia Siulp in congresso a Udine.
Troppo pochi agenti per riuscire a garantire la sicurezza: è l’allarme lanciato dal Sindacato Unitario Lavoratori Polizia (Siulp) di Udine che ha organizzato un’assemblea per martedì 25 giugno presso la questura della città, a partire dalle ore 11. La riunione, indetta in contemporanea con il Direttivo regionale FVG, è nata dall’urgenza di affrontare le diverse criticità emerse in città e provincia.
“I recenti episodi di violenza e le continue aggressioni ai colleghi generano sempre più allarme nella popolazione. Non possiamo più considerare questi eventi come isolati, ma come un fenomeno pericoloso da arginare”, hanno dichiarato i rappresentanti del sindacato. “Solo nel mese di giugno, il centro cittadino ha registrato diversi accoltellamenti, rapine, risse e numerose liti tra gruppi di giovani”.
Alla discussione prenderà parte Felice Romano, segretario generale nazionale del Siulp, il principale sindacato della Polizia Italiana. Gli argomenti all’ordine del giorno sono di estrema attualità, legati alla “crescente difficoltà degli operatori di polizia nel gestire gli impegni a causa della grave carenza di personale in servizio nella questura e nelle varie specialità della Polizia di Stato nel territorio friulano”.
Il sindacato ha poi diffuso alcuni dati sul saldo del personale che per il 2024 vede una diminuzione di 52 agenti rispetto al 2023. “L’amministrazione continua ad assegnare personale aggregato a questa provincia, con una spesa di circa 200 euro giornalieri per ciascuno”, ha reso noto il sindacato. “Da ottobre, circa 100 colleghi delle varie forze di Polizia sono stati impiegati per la “chiusura dei confini”, una misura che ha comportato una spesa di circa 5 milioni di euro in 8 mesi e che, a nostro parere, è solo politica e non ha portato risultati concreti”.
L’insistente azione del Siulp, grazie all’apporto della Segreteria nazionale si prefigge di dare una svolta alle politiche di gestione del personale inducendo l’amministrazione a rivedere il piano delle assegnazioni con una maggiore attenzione a quelle realtà che come Udine sono a rischio di compromettere la basilare funzionalità dell’Istituzione Polizia di Stato.