Il candidato Alberto Felice De Toni spiega il suo progetto per Udine.
Salone del Popolo gremito oggi a Udine per il primo incontro organizzato dalla coalizione a tridente, Centro-Sinistra (PD, Verdi, Sinistra Italiana e Possibile), Terzo Polo, Lista Civica/Autonomistica, che sostiene la candidatura a sindaco di Alberto Felice De Toni.
“Il Comune deve porsi nei confronti dei cittadini non solo come fornitore di servizi, ma deve saper creare rete, includendo le associazioni di volontariato sociale, il terzo settore e le singole persone, per creare un sistema virtuoso che generi valore”. Così il candidato a sindaco di Udine, Alberto Felice De Toni, ha chiuso oggi, 28 gennaio, il primo evento organizzato dalla coalizione che lo sostiene e tenutosi in un gremito Salone del Popolo a palazzo D’Aronco, nel cuore del capoluogo friulano.
“Il Comune – ha proseguito De Toni – non può limitarsi solo ad erogare servizi, ma deve coinvolgere in questa attività tutti i soggetti potenzialmente attivi della comunità. Il punto di partenza è comunque l’ascolto dei cittadini. Un ascolto – ha concluso il candidato sindaco – che è purtroppo mancato in questi ultimi cinque anni con la giunta Fontanini”.
Al centro dell’incontro il welfare generativo inteso “come proposta alternativa – è stato evidenziato – a una visione tradizionale e assistenzialista”. Ospite d’onore dell’evento Paolo Pezzana dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, che ha portato la sua esperienza come coordinatore della rete Will, Welfare Innovation Local Lab. Un vero e proprio sistema di welfare, quest’ultimo, attuato in diversi comuni italiani in cui il Comune co-progetta e co-programma il welfare sociale e dove anche il cittadino agisce per il bene comune.
Moderati da Andrea Zini, segretario cittadino di Italia viva, hanno portato poi le proprie riflessioni e la propria esperienza professionale anche Paola Benini, presidentessa di Hattiva Lab Onlus, Paolo Zenarolla, vicedirettore della Caritas Diocesana di Udine e Gianfranco Napolitano, già coordinatore socio-sanitario dell’Azienda Sanitaria Universitaria Integrata di Udine.
Diverse infine le proposte scaturite dall’incontro. In primis l’avvicinamento dell’amministrazione ai quartieri della città puntando sui servizi di prossimità, creando così una “Udine dei 15 minuti”, dove il cittadino deve poter trovare in un quarto d’ora tutto quello di cui ha bisogno. Non ultimo il tema del sostegno alle persone sole e in difficoltà con un occhio di riguardo ai cittadini anziani che devono essere sostenuti non solo dall’amministrazione, ma da un network virtuoso di comunità.