Il sindaco De Toni ha firmato l’ordinanza che modifica le precedenti regole anti-alcol
Dopo giorni di polemiche, il sindaco di Udine Alberto Felice De Toni ha firmato oggi la nuova ordinanza per la sicurezza in città, che deroga e integra la precedente firmata il 25 giugno scorso.
Le novità sono emerse nel corso dell’atteso Comitato per l’ordine e la sicurezza andato in scena lunedì 8 luglio, giornata nella quale gli esercenti avevano annunciato una serrata proprio per contestare le precedenti regole anti-alcol e il Comitato Udine Sicura sfilava in città per ricordare Shimpei Tominaga, con coda polemica, sotto la Loggia del Lionello, nei confronti della Giunta.
Divieto di consumo di alcol nei luoghi pubblici
In particolare, è stato deciso, per il restante periodo di validità dell’ordinanza, di estendere il divieto di consumo e quindi di detenzione ai fini dell’immediato consumo di bevande alcoliche e superalcoliche nell’arco dell’intera giornata, nei luoghi pubblici e aperti al pubblico, anche nei parchi, tranne che negli esercizi pubblici e relativi plateatici regolarmente autorizzati, oppure in occasione di manifestazioni ed eventi autorizzati o organizzati dall’amministrazione comunale.
Consumazioni dopo l’una di notte solo se presenti steward
Per quel che riguarda il divieto di somministrazione, la deroga è quella già annunciata: i pubblici esercizi potranno servire alcolici dopo l’una di notte, a condizione che i gestori garantiscano la presenza di steward, personali o d’area, fino alla chiusura del locale, anche tramite l’adesione al codice di autoregolamentazione non appena sarà adottato dalle categorie di settore. Restano fermi, invece, gli altri divieti posti nell’ordinanza del 25 giugno.
De Toni: responsabilizzati tutti gli attori. Il problema alcol è reale
“Siamo soddisfatti di aver trovato una quadra responsabilizzando tutti gli attori che contribuiscono alla sicurezza della città, in particolare nel contesto della vita notturna”, commenta il sindaco De Toni. “Insieme al prefetto abbiamo spiegato agli esercenti come, nonostante l’imponente mole di lavoro in controllo e presidio del territorio da parte delle forze dell’ordine, il problema delle risse e dell’abuso di sostanze sia reale”.
“Tutti dobbiamo fare la nostra parte. L’ordinanza, quindi, estende il divieto di consumo nei luoghi pubblici, ma allo stesso tempo prevede una deroga al divieto di somministrazione per i locali che si doteranno di steward, sulla scorta di analoghe esperienze in altre città. E’ una misura ragionevole che auspichiamo possa continuare anche quando non sarà più necessario adottare ordinanze di questo tipo“.