Il distributore di benzina di viale Venezia a Udine.
Il distributore di benzina di viale Venezia a Udine era chiuso da oltre un anno e adesso è arrivato anche il via per il suo smantellamento. Questa la decisione annunciata pochi giorni fa con la sentenza del Consiglio di Stato, che pone fine ad una causa andata avanti per 19 anni. La sentenza infatti conferma quella già pronunciata dal Tar nel 2013, al quale le due società, “Azzalini Srl” e “Oil Italia Srl“, che si erano succedute negli anni alla gestione del distributore, avevano fatto ricorso nei confronti dell’amministrazione comunale di Udine. Nel 2004 il Comune infatti aveva stabilito la demolizione del punto di rifornimento di benzina.
Per quanto riguarda le tempistiche di smantellamento dello stabile, l’unica cosa certa è che non accadrà dal giorno alla notte. Come spiegano gli avvocati che hanno assistito il Comune, infatti, sarà necessario che la società prima presenti un piano di risanamento, il Comune poi dovrà approvarlo e solo dopo si potrà procedere con la demolizione.
La motivazione.
A causare lo smantellamento della pompa di benzina, pochi metri di distanza rispetto all’uscita dell’autostrada. Un piccolo dettaglio, che si è rivelato importante e decisivo. Secondo le regole delle strade extraurbane, infatti, il distributore si trova a distanza inferiore dai 95 metri dallo svincolo necessari. Tenendo conto quindi che la statale 13 “Pontebbana” è considerata una extraurbana, la struttura non rispetta le dovute distanze.
La difesa.
L’avvocato difensore Giorgio Azzalini del foro di Belluno è rimasto molto amareggiato dalla sentenza stabilita. Tra le spiegazioni Azzalini aveva anche preso in considerazione il fattore storico-temporale. La difesa ha spiegato come soltanto alla fine degli anni ’70 è stato realizzato lo svincolo verso l’autostrada e che prima quindi c’era solo la stazione. Motivazione che però è stata respinta dai giudici. Per il Consiglio di Stato lo stesso il distributore si trovava nelle vicinanze di uno svincolo della tangenziale, oltre che ad essere all’esterno del perimetro urbano. Proprio su questo la difesa aveva avanzato anche una contestazione sulla delibera del 2000 della Giunta, con la quale si classificava viale Venezia come strada interquartiere.