La disobbedienza silenziosa dei negozi di Udine, un flashmob contro la chiusura

SERGIO OLIVERIO

Il flashmob del 28 aprile.

Serrande abbassate, negozio chiuso e silenzioso, ma luce accesa. Sono in molti ad essere scontenti per le disposizioni del Governo riguardo l’inizio della Fase 2 e a voler protestare. A causa del lockdown imposto da Roma, infatti, la maggior parte degli esercizi commerciali tra cui ristoranti, bar, centri estetici, parrucchieri e tatuatori dovrebbero restare chiusi e hanno deciso di farsi sentire.

Contro il nuovo decreto, i negozianti di Udine si sono uniti ad un’iniziativa ideata qualche giorno fa da bar e ristoranti – che apparecchieranno un tavolo e accenderanno l’insegna -, per protestare silenziosamente: martedì 28 aprile alle ore 21 tutti i proprietari che aderiranno all’iniziativa si recheranno presso i loro negozi, accenderanno le luci e sprangheranno la porta.

La preoccupazione di tutti i proprietari è che il prolungamento della chiusura possa portare al fallimento delle attività, che, peraltro, non hanno ancora ricevuto gli aiuti economici sperati.