Dismissione dei passaggi a livello, altri 40 milioni per portare avanti il piano

Un passaggio a livello a Udine (foto Margherita Marghe)

La dismissione dei passaggi a livello di Udine.

I tempi per la dismissione dei passaggi a livello di Udine non saranno brevi, ma il progetto può proseguire grazie al altri 40 milioni di euro in arrivo dallo Stato per il nodo ferroviario del capoluogo friulano.

“Grazie all’intervento della Regione Friuli Venezia Giulia, attraverso il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, sono state recentemente riconosciute a Rete ferroviaria italiana (Rfi) nuove ingenti risorse – ha detto l’assessore regionale Cristina Amirante -, che consentiranno di raddoppiare la capacità del nodo ferroviario di Udine e di procedere con l’iter che permetterà in futuro anche la
rimozione dei passaggi a livello nella città di Udine: si tratta di 40 milioni di euro, fondi che saranno impiegati per arrivare a completare tutta la ‘fase due’ del complesso e strategico intervento. Lo sforzo economico è stato approntato per fare in modo che i lavori finanziati fino a oggi, programmati e già partiti, e che si concluderanno nel 2025, possano continuare anche nel 2026″.

L’operazione ha un valore totale di 280 milioni di euro (dagli originari 186) e l’intervento che
richiede è costituito da sei fasi di lavoro, alla quale si aggiunge la ‘fase zero’. Le prime due fasi sono state già finanziate con un importo di 127 milioni, alla quale si aggiungono ora gli ulteriori 40 milioni. Per giungere alla dismissione dei passaggi a livello, però, sarà necessario concludere almeno cinque delle sei fasi complessive, con un fabbisogno di altri 167 milioni.

“Il nodo ferroviario di Udine è quello principale per la regione Friuli Venezia Giulia perché va a smistare le merci, soprattutto nella direttrice sud-nord, e perché va a gestire in generale tutto il traffico passeggeri – ha ricordato Amirante -. C’è quindi la necessità di potenziarne la capacità, con l’aggiunta di un binario in più rispetto all’attuale percorrenza. C’è pure la necessità di spostare la stazione merci in una posizione tale da essere separata da quella destinata ai passeggeri”.

“Lo step successivo – ha continuato l’esponente dell’Esecutivo – è la sottoscrizione di un protocollo d’intesa tra il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, Rete ferroviaria italiana,
Regione e Comune di Udine, per calendarizzare i prossimi investimenti, in modo tale che i 280 milioni vengono finanziati per intero, con un calendario già programmato, così come la calendarizzazione dell’esecuzione dei lavori che porteranno alla tanto auspicata, necessaria e voluta da parte di tutta la città di Udine, eliminazione dei passaggi a livello”.

Amirante ha spiegato anche come i tempi e i costi dell’intervento siano rispettivamente non brevi e non esigui per la complessità che richiede un cantiere del genere, con un traffico ferroviario che può essere sospeso solo in determinate finestre temporali concordate.