Le polemiche sull’addio del direttore generale Asufc.
Massimo Braganti a breve non sarà più il direttore generale dell’Azienda sanitaria universitaria Friuli Centrale (Asufc). Lo ha annunciato lui stesso ieri, svelando di essere pronto a ricoprire il ruolo di direttore centrale “Salute e Welfare” della Regione Umbria.
Una scelta, la sua, dettata dal volersi “avvicinare a casa”. Braganti aveva assunto la guida di Asufc nel gennaio 2020, due mesi prima dello scoppio della pandemia da coronavirus. Dopo 16 mesi, la sua avventura in Friuli è già giunta al capolinea.
Un addio, però, che ha suscitato anche qualche polemica. Simona Liguori, consigliere regionale dei Cittadini, sottolinea per esempio di “comprendere bene il grido di allarme giuntoci da molti medici e operatori delle professioni sanitarie che, in un momento davvero delicato come quello che stiamo vivendo nella cosiddetta terza fase della pandemia, si sentono lasciati soli in prima linea. Non più tardi di martedì scorso, in III Commissione, abbiamo finalmente potuto ascoltare il resoconto dell’assessore alla Salute, Riccardi, ma della clamorosa notizia riferita alla partenza di Braganti nessuno, tantomeno Riccardi, ne ha fatto menzione o cenno”.
“Forse – incalza Liguori – l’assessore non era stato messo al corrente, eppure quella di Braganti non è una perdita qualunque per la Regione e per i cittadini del Friuli Venezia Giulia. Fa riflettere il fatto di averlo dovuto apprendere dai media e, come consigliera regionale eletta nel Friuli centrale, sono a dir poco preoccupata e sconcertata perché il direttore generale dell’Azienda sanitaria universitaria udinese molla nel bel mezzo di un’emergenza che non ha precedenti e che – conclude la civica – richiede il contributo di tutti, specialmente di chi ricopre ruoli strategici”.
“Nel momento peggiore per la nostra regione, in piena pandemia e con dati ancora preoccupanti, sul sistema sanitario cade un’altra pesante tegola con la fuga del direttore di Asufc, la più grande azienda territoriale del Fvg – le fa eco Diego Moretti, capogruppo regionale del Partito democratico -. Questo è l’ennesimo preoccupante segnale del fatto che il governo della sanità è evidentemente sfuggito di mano alla Giunta Fedriga”.