Si chiama Serena I la monoposto elettrica creata all’Università di Udine.
È stata battezzata “Serena I” la monoposto elettrica costruita dal team di studenti dell’Università di Udine (Uniud Racing Team) che venerdì 6 ottobre si esibirà per la prima volta davanti al pubblico “di casa”. La dimostrazione si terrà alle 10.30, nel piazzale di fronte alla Biblioteca scientifica del polo dei Rizzi dell’Ateneo friulano (via delle Scienze 206, Udine). In caso di maltempo l’evento sarà annullato.
Introdurrà la dimostrazione il responsabile del progetto Uniud Racing Team, Luca Casarsa. Seguiranno i saluti del direttore del Dipartimento Politecnico di ingegneria e architettura, Alessandro Gasparetto, e del rettore, Roberto Pinton. Il progetto della piccola Formula 1 elettrica dell’Ateneo friulano è nato due anni fa, ma l’Uniud Racing Team sta già lavorando alla nuova monoposto che dovrebbe concretizzarsi nel 2024.
Due gare in Formula Student per la monoposto elettrica.
Quest’estate “Serena I” ha debuttato nel campionato Formula Student in cui studenti universitari progettano, costruiscono e gareggiano con monoposto a propulsione elettrica o a combustione interna. Due le gare alle quali ha partecipato.
A luglio, all’autodromo “Riccardo Paletti” di Varano de’ Melegari (Parma) ha vinto il premio per l’innovativo apparato di controllo e monitoraggio della vettura e si è classificata ventesima su 65 partecipanti. Un netto passo avanti nella classifica finale l’ha fatto in Spagna, nella seconda gara del campionato, sul circuito catalano di Montmeló (Barcellona), dove è arrivata dodicesima su 40 partecipanti.
“Questa prima esperienza è stata più che positiva – sottolinea il professor Casarsa –, abbiamo raggiunto tutti gli obiettivi didattici che il progetto si proponeva e il grande lavoro fatto e l’impegno dimostrato dai ragazzi del team è stato premiato dai risultai in gara. Ora la squadra è già al lavoro per definire la vettura del 2024, abbiamo in programma una serie di test in pista che, assieme ai feedback che abbiamo raccolto in gara, ci permetteranno di migliorare sensibilmente la nostra monoposto”.