Il presidente e i vicepresidenti dell’Afds Udine si dimettono.
Nella seduta di venerdì 28 marzo, il presidente provinciale Afds Udine Roberto Flora, assieme ai vicepresidenti Mauro Rosso, Donnino Mossenta e Marco Rossi che compongono la giunta, hanno rassegnato le dimissioni.
Alla base della sofferta scelta ci sono diversità di posizione rispetto l’attuale conduzione della Fidas, federazione nazionale a cui l’associazione friulana aderisce. L’assemblea provinciale è già prevista per sabato 31 maggio, durante la quale verrà eletto il nuovo presidente, e sono in corso le riunioni di zona per la nomina dei consiglieri provinciali. Nei prossimi giorni il consiglio provinciale ancora in carica provvederà a nominare un presidente ad interim per l’ordinaria amministrazione fino all’assemblea.
La replica della Fidas Nazionale.

Dopo le dimissioni arriva anche la replica del l Presidente FIDAS Nazionale, Giovanni Musso:” Un confronto tutto interno al Consiglio Direttivo di Afds Udine e personale del presidente e dei vicepresidenti provinciali dimissionari, che non scalfisce il grande contributo che la Federata friulana porta avanti da sempre all’interno di FIDAS Nazionale, della quale è peraltro Socia fondatrice. Le dimissioni dei quattro componenti della Giunta sembrano essere l’epilogo amaro di una frattura che da tempo aleggiava e che avrebbe visto il presidente Roberto Flora quale promotore di una fuoriuscita di Afds da FIDAS Nazionale”.
“Una scelta che non avrebbe trovato il consenso della maggioranza dei componenti del Consiglio Direttivo che, invece, ha deciso di rimanere all’interno della Federazione condividendone spirito e valori. Non ha trovato sostegno nemmeno il progetto dell’autocandidatura dello stesso Flora avanzata in occasione dell’ultimo Congresso Nazionale tenutosi a Sanremo nel 2024. Potrebbe essere anche questo il motivo che spinge oggi il presidente dimissionario a criticare l’operato di FIDAS Nazionale, della quale è stato vicepresidente fino al rinnovo delle cariche nazionali”.
“Non si vuole pensare che il drastico calo di donazioni di sangue che da otto anni interessa AFDS Udine, scese dalle circa 50 mila del 2018 alle poco più di 35 mila del 2024, in controtendenza rispetto alle altre Federate FIDAS, possa essere imputabile proprio al clima di dissenso tutto interno alla Dirigenza udinese e che possa inficiare la fiducia e la motivazione che spingono da sempre l’operato di tutte le Federate”.
“Mi pare pleonastico sottolineare – dichiara il Presidente FIDAS Nazionale, Giovanni Musso – che FIDAS ha come suo principio fondante la tutela dei donatori e del Sistema trasfusionale e, da sempre, agisce nel suo impegno e operato con la massima trasparenza. Voglio ricordare che Afds Udine ha sempre espresso rappresentanti che hanno contribuito alla crescita di FIDAS.
Un dissapore interno alla Dirigenza udinese e qualche mal riposta ambizione personale non possono offuscare l’impegno e la dedizione che tutte le Federate FIDAS mettono a disposizione per la salvaguardia e la promozione della cultura della donazione di sangue e plasma.
Da parte mia e di tutto il Direttivo Nazionale, voglio evidenziare che le 80 Federate aderenti a FIDAS trovano sempre ascolto alle loro istanze. Sono certo che una grande associazione come Afds Udine saprà trovare al suo interno le persone giuste e di valore per poterla guidare in questo momento così da recuperare e portare avanti quella serenità che anima ed è linfa quotidiana per l’operato di tante e tanti volontari”.