Udine, al via la demolizione degli edifici pericolanti di via Ronchi

Consegnato il cantiere per la demolizione degli edifici pericolanti di via Ronchi a Udine.

Questa mattina il Comune di Udine ha consegnato il cantiere per l’abbattimento di diversi edifici pericolanti in via Ronchi. Un intervento da molti anni atteso, sia per la pericolosità delle mura perimetrali delle case, ormai pressoché vicine al crollo, sia per la situazione igienico sanitaria dell’area.

Le case di via Ronchi, corrispondenti ai civici 75/A, 77/A, 79, 83/A e 83, costituiscono una impronta della città di Udine del passato. I caseggiati infatti, risalgono per lo più agli anni ’20, ma da molti decenni risultano abbandonati e in stato di degrado. Il Comune ha sollecitato ufficialmente la decina di proprietari delle varie frazioni catastali ad intervenire, per mettere in sicurezza o demolire gli edifici gravemente dissestati, senza ottenere risposte. L’amministrazione ha quindi deciso di intervenire direttamente, esercitando i poteri sostitutivi, rivalendosi poi sui proprietari.

La consegna del cantiere.

Oggi l’Assessore alla Pianificazione territoriale ed Edilizia privata Andrea Zini ha consegnato il cantiere all’impresa incaricata, Giuseppe Moretto di Pordenone, che inizierà a breve i lavori di demolizione sotto la direzione lavori dell’ingegner Salim Fathi dello studio MADS Associati. Il tempo di realizzazione previsto è di circa quattro mesi, compatibilmente con lo stato dei ruderi all’interno delle proprietà, al momento completamenti ricoperti dalla vegetazione, per un importo di 140.000 euro iva inclusa.

“A dicembre ho ricevuto una delegazione di cittadini che da tempo sollecitavano un intervento da parte del Comune – spiega l’assessore Andrea Zini – . La situazione degli stabili costituisce da tempo un reale pericolo: sia per il timore di crolli sia per la situazione igienico sanitaria. L’intervento dell’amministrazione era urgente per garantire la sicurezza e il decoro del quartiere. Non andremo a demolire interamente i caseggiati ma i muri di cinta verranno preservati. Speriamo che dopo aver ristabilito pulizia e decoro qualche privato possa interessarsi per un eventuale recupero di questo spazio storico”.

L’intervento.

Il cantiere riguarderà i civici 75/A, 77/A, 79, 83/A e 83, separati dal civico 81 che al centro dell’intero complesso di abitazioni, rimarrà intatto. L’impresa si occuperà di demolire i fabbricati collassati – tutti infatti sono privi di tetto e solai – rimuovendo quindi i ruderi presenti, alcuni ancora da verificare puntualmente, e i materiali di demolizione. Le piante di alto fusto di tipo selvatico hanno completamente oscurato i sedimi dei vecchi edifici. Le facciate prospicienti via Ronchi saranno preservate fino all’altezza corrispondente circa al piano terra, in base alle verifiche statiche che verranno condotte. In questo modo verrà comunque mantenuto una sorta di muretto di recinzione sia verso via Ronchi sia verso il condominio del civico 65. Unicamente per i fabbricati ai due lati dell’immobile al civico 81, che come detto non necessita al momento di interventi particolari di messa in sicurezza, verrà conservata una porzione più ampia dei muri paralleli alla via Ronchi al fine di non ridurre la sua condizione attuale di sicurezza statica e sismica.

Nei cortili interni si procederà poi abbattere le strutture presenti, a disboscare e a ripulire l’intera area. Il cantiere avrà come ingresso il cortile di fronte al civico 82. Gli interventi sono stati preceduti da un’accurata opera di derattizzazione che verrà replicata a lavori conclusi.