Il progetto del Comune di Udine contro la solitudine.
Il Comune di Udine potenzia il progetto “No alla Solit’Udine”. Consegna di farmaci a domicilio. Trasporto presso strutture sanitarie di utenti impossibilitati a muoversi in autonomia. Assistenza nell’effettuazione di commissioni quotidiane. Supporto psicologico. Attività di sostegno specifiche in risposta ai disagi provocati dalla pandemia.
Questi, e molti altri ancora, sono i servizi offerti dalle 23 associazioni che fanno parte del progetto comunale “No alla solit’Udine”. E da questa mattina, sottoscrivendo il protocollo d’intesa, se ne sono aggiunte altre due, ovvero l’Associazione Alzheimer di Udine e l’Andos Odv del Comitato di Udine.
Il Covid ha esasperato alcuni fenomeni.
“Il Comune di Udine – ha spiegato l’assessore alla Salute, Giovanni Barillari – si pone come facilitatore tra i potenziali fruitori del servizio e i soggetti che erogano cure e assistenza. Il Covid ha amplificato ed esasperato alcuni fenomeni già presenti nel tessuto sociale, è nostro obiettivo arginare i problemi e dare un sostegno reale. Intendiamo adoperarci nel modo più proattivo ed efficace affinché utenti e pazienti possano riprendere a sottoporsi a visite, controlli e cure che sono state ostacolate, trascurate o rese più complicate nei mesi successivi alla deflagrazione del Covid”.
Soddisfatto anche il sindaco Pietro Fontanini, sottolineando “la crescita di un progetto nel quale abbiamo investito con convinzione e lungimiranza. Stiamo mettendo in campo – ha commentato – attività e misure finalizzate a prevenire l’esclusione sociale e ad esorcizzare lo spettro dell’abbandono. Non possiamo sottovalutare le implicazioni psicologiche che la pandemia ha esacerbato, né possiamo minimizzare i disagi legati al fatto che le strutture sanitarie sono state travolte da persone colpite dal Coronavirus. È nostra intenzione – ha concluso – rafforzare i servizi già presenti e raggiungere capillarmente le situazioni di disagio e sofferenza”.