La reazione al corteo in memoria di Tominaga a Udine.
“Quel che doveva essere un corteo silenzioso in memoria di Shimpei Tominaga si è rivelato per quel che voleva essere fin dall’inizio: un attacco politico alla giunta comunale. In mezzo a tante persone che si sono unite pacificamente in memoria di Tominaga e a cui ci sentivamo di unirci, si sono visti esponenti politici legati al centrodestra che non hanno esitato a sfruttare l’occasione”.
E’ il commento del sindaco, Alberto Felice De Toni, dopo l’iniziativa che ha visto diverse centinaia di persone sfilare per le vie di Udine, chiedendo maggiore sicurezza: “Il corteo silenzioso giunto davanti agli uffici del comune si è trasformato infatti in un vero e proprio comizio politico – ha continuato -, lontano dalle premesse dichiarate dagli stessi organizzatori, ovvero quelle di un’aggregazione spontanea di cittadini. Nei nostri piani era già prevista una sospensione per ricevere una delegazione e ascoltare le loro istanze. Da parte nostra perciò la disponibilità c’è sempre stata e continuerà a esserci, soprattutto per tutti quei cittadini che vogliano collaborare attivamente per il bene della città, ma non per chi vuole approfittare di questi contesti per preparare la propria carriera politica”.
“Quello che abbiamo visto oggi non ha niente a che fare con il cordoglio per un concittadino, amico – le parole di De Toni -, morto per un evento tragico, conseguenza di una crisi sociale che ci riguarda tutti e per cui siamo dalla stessa parte, quella dei cittadini. La libertà di vivere la propria città in sicurezza, senza il timore di essere coinvolti in fatti violenti, è un diritto che non ha colore politico e che vogliamo proteggere nei fatti, collaborando con le istituzioni, lontani dalle polemiche populiste via social. Come Sindaco ribadisco la mia disponibilità a incontrare qualunque gruppo di cittadini, come ho fatto oggi scendendo in piazza per ascoltare il comitato”.
“Il Comitato Udine Sicura sa solo criticare ma non costruire – è il commento dell’assessora Rosi Toffano -. Con il protocollo di sicurezza partecipata che abbiamo messo in atto avevano la possibilità di contribuire attivamente a rendere Udine migliore, invece hanno preferito far finta di nulla. Protestare senza agire significa prendere in giro i cittadini. Quando abbiamo attivato la sicurezza partecipata abbiamo avuto delle interlocuzioni anche con Udine Sicura. Peccato che al momento di diventare parte attiva si siano tirati indietro, boicottando il progetto che avrebbe potuto raccogliere e includere l’esperienza della loro chat di segnalazione”.
“Noi ci stiamo impegnando attivamente per rendere la nostra città più vivibile con progetti che anche da fuori regione vengono studiati perché primi nel loro genere. Ci vorrà del tempo ma la nostra idea è quella di interagire con i cittadini che davvero vogliono contribuire attivamente, non con chi usa la sicurezza come scusa per attaccarci senza veramente impegnarsi in prima persona”.