Una partita a porte chiuse per l’Udinese dopo i cori razzisti nella partita contro il Milan.
Arriva la decisione del giudice sportivo dopo i cori razzisti indirizzati a Maignan durante Udinese-Milan. I friulani dovranno giocare una partita a porte chiuse.
Nelle motivazioni della sentenza, il giudice sportivo ha sottolineato “la obiettiva gravità dei fatti descritti e riportati“, indicando che tali comportamenti hanno innescato l’applicazione delle misure previste nel protocollo procedurale delle norme federali. Inoltre, ha evidenziato la mancanza di “chiare manifestazioni di dissociazione” da parte dei sostenitori dell’Udinese durante e dopo gli incidenti, nonostante siano stati effettuati due annunci al pubblico.
Nonostante la severità dell’episodio, il giudice sportivo ha scelto di applicare la sanzione minima, imponendo all’Udinese di disputare una sola partita a porte chiuse. Questa decisione è stata presa considerando il “comportamento attivo della società Udinese” e la loro immediata disponibilità a collaborare per l’identificazione dei responsabili. Tale atteggiamento collaborativo ha contribuito a mitigare la penalità inflitta alla squadra friulana. La sanzione sarà scontata durante la partita di campionato allo stadio Friuli contro il Monza, valida per il 23° turno e in programma per il 3 febbraio.