La convenzione firmata a Udine.
Si comincia a concretizzare iniziando con Udine, la convenzione voluta dall’Ufficio di presidenza del Consiglio regionale per rafforzare e completare il sistema di tutela e di garanzia del cittadino nei confronti della pubblica amministrazione, siglata due mesi fa tra il Difensore civico e l’associazione nazionale Comuni italiani (Anci) del Friuli Venezia Giulia, dopo che il Consiglio delle autonomie locali (Cal) aveva dato il proprio consenso.
È arrivata, infatti, la sottoscrizione del documento da parte del capoluogo friulano. Difensore civico e sindaco hanno posto il proprio nome a calce della convenzione, fermi nella volontà di avvicinare ancor più le persone alle istituzioni. “Non si può ignorare – ha detto il garante dei diritti dei cittadini – che il 28% delle domande che ci giungono riguarda i rapporti con i Comuni e coloro che li rappresentano, dai quali la gente si aspetta posizioni chiare, semplici, imparziali e quanto più immediate. Il Difensore civico è figura terza di raccordo tra il cittadino e l’amministrazione pubblica, in collaborazione con quest’ultima. Non ha potere di intervento diretto, ma può fare opera di moral suasion, segnalando fatti e situazioni alle autorità competenti, dunque offrendo una tutela stragiudiziale
totalmente gratuita per l’utente”.
La convenzione non prevede costi a carico delle municipalità, ma per valutarne risultati e sostenibilità è stata prevista una prima verifica a quattro mesi dalla sua entrata in vigore.