L’iniziativa della Net e del Comune di Udine.
Come raccogliere e smaltire l’olio esausto alimentare per evitare gravissimi danni all’ambiente? Net e Comune di Udine mettono gratuitamente a disposizione gli specifici contenitori per la raccolta degli oli esausti, ritirabili presso la sede operativa della società in via Gonars 40.
Il conferimento dell’olio raccolto dovrà essere effettuato nei centri di raccolta siti in via Rizzolo e via Stiria. Va ricordato che questa iniziativa riguarda solo gli oli alimentari e non gli oli minerali, che non devono invece essere assolutamente conferiti all’interno di questi contenitori.
L’olio alimentare esausto, se versato negli scarichi domestici o sul terreno, crea danni ambientali rilevantissimi, perché innanzitutto non è assolutamente un prodotto biodegradabile. L’olio alimentare e di frittura diviene un rifiuto quando, a seguito del suo utilizzo, subisce un processo di ossidazione, assorbendo le sostanze inquinanti della carbonizzazione dei residui dei cibi in esso cotti o fritti.
I danni arrecati dal versamento in ambiente di questo particolare rifiuto (in acqua e terra) sono, sia a livello economico che ambientale enormi. L’olio versato nello scarico del lavandino, dopo avere percorso la rete fognaria, raggiunge gli impianti di depurazione all’interno dei quali risulta impossibile eliminare completamente proseguendo la sua “corsa”
verso il mare: un solo litro versato in uno specchio d’acqua è in grado di formare una pellicola inquinante grande quanto un campo da calcio e di rendere non potabile un milione di litri d’acqua (pari a circa la quantità consumata da un individuo in 14 anni di vita).
Disperso nel suolo inoltre rappresenta un grave problema per le piante e gli alberi dal momento che la sua presenza nel terreno, oltre a sterilizzarlo, ne impedisce l’assorbimento delle sostanze nutritive necessarie al loro sviluppo, peraltro con il rischio di rientrare nella catena alimentare come mangime per gli animali, con relative conseguenze anche sulla nostra salute.
Perché è importante riciclare l’olio vegetale esausto? La “rigenerazione” è una speciale fase di lavorazione degli oli usati attraverso la quale si ottengono nuove basi lubrificanti con caratteristiche chimico-fisiche e tecnologiche analoghe a quelle prodotte dal petrolio greggio ma meno inquinanti. Una volta raccolto, l’olio vegetale esausto viene dunque rigenerato per produrre biodiesel o altri prodotti.
L’Italia detiene il primato europeo nella rigenerazione dell’olio lubrificante usato con una percentuale che si attesta intorno all’88% delle quantità raccolte (a fronte di un 56% della Germania e di un 46% della Francia). In Gran Bretagna addirittura non si rigenera l’olio usato mentre la media europea si attesta intorno al 41%.