Casa Cavazzini diventa Galleria e ospiterà mostre di livello internazionale

Consegnati i lavori di adeguamento del museo di Udine.

Casa Cavazzini si appresta a diventare una Galleria d’arte moderna e contemporanea in grado di ospitare grandi mostre di livello internazionale. Sono stati consegnati oggi i lavori di adeguamento del museo di via Cavour, nel cuore del centro storico cittadino.

Nello specifico dell’intervento, che costerà oltre 1 milione e 200 mila euro, saranno ripensati gli spazi di servizio interni al museo per garantirne una migliore fruibilità e rendere la struttura più completa in termini di funzioni, gestione e percorsi, potenziando i collegamenti verticali, definendo nuovi percorsi orizzontali all’interno delle aree del museo e rifacendo l’intero impianto. Verrà effettuata una riorganizzazione funzionale delle aree interne (esposizione permanente, esposizione temporanea, accessi, distribuzione verticale, individuazione dei percorsi connettivi interni, aree di servizio), sarà realizzato uno spazio allestitivo temporaneo in grado di funzionare come una “scatola nella scatola”, verranno installati un nuovo impianto di climatizzazione close-control, con controllo puntuale di temperatura e dell’umidità, con la conseguente riduzione della dispersione termica e degli sprechi, un nuovo sistema di sicurezza di terzo livello, dotato di una control room interna e collegato con società di sicurezza esterne. Saranno anche installate nuove telecamere a funzionamento notturno, sia interne che esterne all’edificio, e dieci telecamere con grado di definizione “face recognition” nei punti sensibili e lungo i percorsi principali dell’esposizione. Verrà realizzato pure un impianto illuminotecnico a tecnologia Led con sistema di gestione Dali, specifico per la creazione diversi scenari e in grado di sostenere la quasi totalità degli allestimenti possibili negli spazi progettati.

“Con questo intervento – ha dichiarato il sindaco Pietro Fontanini – intendiamo finalmente dotare il Museo di arte moderna e contemporanea della città di tutti i requisiti necessari per poter entrare a pieno titolo nel circuito espositivo internazionale che richiede il rispetto di precisi standard climatici, illuminotecnici e di sicurezza. La prima volta della nuova Casa Cavazzini è prevista per ottobre con la mostra “La forma dell’infinito” che sarà curata da don Geretti e dal Comitato di San Floriano di Illegio, che ringrazio, e che sarà in grado di attirare nella nostra città decine di migliaia di turisti”.

Durante i lavori inoltre create delle aree servizi. Attraverso l’organizzazione degli attuali spazi al piano terra e piccoli interventi di allestimento e di arredo, si ricaveranno degli spazi ricettivi adeguati a un’alta affluenza di visitatori, potendo in questo modo garantire la coesistenza tra gli spazi espositivi permanenti e temporanei e gestire eventi affollati come conferenze, presentazioni, manifestazioni culturali.

A fronte della crescente utenza e dell’attuale esigenza di trasportare tutte le tipologie di opere ai diversi piani dell’edificio, è prevista anche la realizzazione di un ascensore esterno che sarà posizionato nella corte esterna a nord ovest dell’edificio.

“Si tratta – ha sottolineato il vicesindaco Loris Michelini – di un intervento storico, perché per la prima volta Udine ha a sua disposizione uno spazio espositivo in grado di accogliere le più importanti opere esistenti, diventando un vero e proprio polo culturale a livello europeo. Ma la nuova Casa Cavazzini porterà in città non solo cultura ma anche affari grazie all’indotto determinato dagli importanti afflussi di visitatori e turisti che ci aspettiamo”.

Anche per l’Assessore Franz si tratta di un “progetto ambizioso che pone Udine al centro della scena artistica europea e internazionale. Ci attendiamo, nei sei mesi di apertura al pubblico della mostra, oltre 60mila visitatori attirati dalle 60 opere provenienti dai più prestigiosi musei al mondo e dal nome di Don Alessio Geretti, che è ormai per tutti, anche fuori dai confini della nostra Regione, una garanzia di qualità e di serietà”.

Le esposizioni temporanee saranno ospitate al secondo piano dell’edificio mentre le quelle permanenti saranno visitabili al primo piano e in parte del piano terra.

Attraverso questi lavori, il Museo rispetterà gli standard di sicurezza previsti per le mostre internazionale previsti nei “facilita reports” che costituiscono, di fatto, delle check-list dalle quali emerge se tutte le caratteristiche richieste al contenitore delle mostre siano soddisfatte. In caso di non ottemperanza, in occasione dei controlli che precedono l’arrivo delle opere, non viene dato il benestare al prestito.

I lavori, che costeranno precisamente 1.238.000 euro e che sono stati affidati secondo il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa all’impresa Di Betta Gainnino, che realizzerà il progetto esecutivo stilato dallo Studio Gherardi Architetti e dallo Studio Chodin, saranno in parte finanziati con il contributo regionale e in parte dal Comune.

La conclusione dei lavori è prevista entro l’estate al fine di consentire già a ottobre l’organizzazione della mostra curata da Don Geretti “La forma dell’infinito”.