L’arresto da parte dei carabinieri di Udine.
L’attività di ricerca, gestita dal Nucleo investigativo del Reparto operativo carabinieri di Udine, e coordinata dal Servizio di cooperazione internazionale in concorso con le autorità colombiane, ha permesso l’individuazione e l’arresto di un latitante, lo scorso 10 maggio a Bogotà (Colombia).
Si tratta del 43enne Alberto Poveda Jeison, ritenuto responsabile del reato di rapina aggravata, lesione personale, resistenza pubblico ufficiale e falsa attestazione sull’identità personale, in più episodi commessi tra il 2 settembre 2017 al 13 ottobre 2018. Colpito da un mandato di arresto europeo, esteso anche in campo internazionale, emesso lo scorso 10 novembre dalla Procura della Repubblica di Udine, dovrà scontare la pena definitiva di 8 anni e 5 mesi di reclusione.
Il 2 settembre 2017, a Udine, l’uomo, insieme ad un complice, per impossessarsi di una collana d’oro, si era introdotto nel giardino dell’abitazione di una anziana di 70 anni, aggredendola e facendola rovinare a terra, cagionandole lesioni personali. Datosi poi alla fuga a bordo di un’auto, era stato individuato il giorno successivo ad un posto di controllo dei carabinieri.
All’alt dei militari, l’uomo dapprima aveva tentato di investirli, per poi darsi alla fuga, speronando una autovettura militare ed effettuando pericolose manovre che mettevano in pericolo l’incolumità dei passanti. Bloccato al termine di un inseguimento, l’uomo che aveva continuato ad opporre resistenza. Era stato, infine, tratto in arresto insieme al figlio e ad un connazionale. Le successive indagini avevano appurato che era responsabile di analoghe rapine a Milano e Venezia, aveva dato false generalità all’atto dell’identificazione da parte delle forze di polizia.
Il 5 novembre 2017, dopo essere evaso dagli arresti domiciliari a Varmo al fine di sottrarsi al processo, Poveda si era reso irreperibile sul territorio nazionale. Adesso l’arresto da parte dal Nucleo investigativo a Bogotà.