Udine, Comune e commercianti ancora divisi sull’ordinanza anti-alcol

Continua il braccio di ferro sulle nuove regole. I pubblici esercizi annunciano boicottaggio Notte Bianca

A Udine continua il braccio di ferro tra esercenti e Comune. Al centro della querelle, l’ordinanza anti-alcol che impone limitazioni alla vendita e alla somministrazione di bevande alcoliche in città, con orari più stringenti nella zona di borgo stazione.

Questa mattina, una nota di Confcommercio ha aperto lo scontro. “L’ordinanza anti-alcol non serve a nulla e penalizza i locali pubblici: di questo sono convinti i gestori dei pubblici esercizi di Udine che hanno deciso di protestare contro il provvedimento preso dal Comune in chiave sicurezza”, si legge.

Stop alle iniziative per la Notte Bianca e serrata l’8 luglio

Due le iniziative promosse dai bar che aderiscono a Confcommercio, riuniti lunedì pomeriggio dal responsabile Giovanni Pigani per fare il punto della situazione a seguito dell’omicidio di Shimpei Tominaga: una serrata dei locali pubblici, dalle 18 dell’8 luglio e per tutta la notte; e l’uscita da tutte le forme di collaborazione con il Comune che erano state previste per la Notte Bianca.

La replica del Comune

Dopo la dura presa di posizione, non si è fatta attendere la risposta del Comune. Il Sindaco Alberto Felice De Toni e il vicesindaco Alessandro Venanzi hanno precisato, in una conferenza stampa, che l’ordinanza è stata decisa in seguito alla riunione del Comitato per l’ordine e la sicurezza che si era tenuto dopo la tragica morte di Shimpei Tominaga. La decisione di una stretta sugli alcolici, quindi, dipende dal Prefetto e non dall’Amministrazione.

“Noi abbiamo ribadito che la sicurezza viene prima di ogni cosa”, ha detto De Toni. “E riteniamo che la limitazione sia abbastanza soft e, quindi, non configuri un atteggiamento di boicottaggio di un’iniziativa come la Notte Bianca che abbiamo raddoppiato su richiesta degli stessi commercianti. Ci vuole collaborazione, perché dallo scontro non nasce niente”.

“Dire che non ci sia una connessione tra abuso di alcol e risse onestamente è irricevibile”, ha poi aggiunto De Toni. “Le indicazioni vengono dal Prefetto, che aveva invitato le categorie stesse ad adottare autonomamente delle misure di prevenzione rispetto alla somministrazione di alcol. Boicottare la Notte Bianca non aiuta a risolvere i problemi, ma li acuisce”.

Non è il momento delle contrapposizioni

Sulla stessa lunghezza d’onda anche Venanzi, che si è detto colpito da alcuni passaggi dal comunicato di Confcommercio. “Non è il momento delle contrapposizioni, ma della responsabilità e della collaborazione. Noi siamo aperti al confronto. Abbiamo già chiesto al Prefetto di far arrivare gli attesi rinforzi e di aumentare i controlli delle forze dell’ordine. Questo è un momento drammatico per la città e non servono le speculazioni”.

Nel pomeriggio, proprio Venanzi ha avuto un incontro definito “disteso e collaborativo” con Giovanni Pigani. Non è dato sapere se, da parte degli esercenti, ci sarà un passo indietro. Al momento, il ‘boicottaggio’ della Notte Bianca e la serrata dell’8 luglio restano confermati.