Il Comune di Udine firma l’appello per concedere la Bacchelli a Picco.
Anche il Comune di Udine aderirà all’appello lanciato ai vertici dello Stato per concedere la legge Bacchelli all’ex ambasciatore friulano Giandomenico Picco. L’adesione è arrivata ieri al termine della giunta comunale.
Picco, originario di Flabiano, è stato per oltre 20 anni figura di rilievo delle Nazioni Unite, fino a ricoprire l’incarico di Sottosegretario generale. Nella sua illustre carriera di negoziatore ha ottenuto riconoscimenti, encomi e onorificenze da parte di molti Paesi per la meritoria ed efficace politica di mediazione.
Troppo costose le cure in Usa.
Dopo la pensione Picco è rimasto negli Stati Uniti dove, circa tre anni fa, gli è stato diagnosticato il morbo di Alzheimer. A causa dell’aggravarsi della malattia, da oltre un anno si trova in una casa di cura americana, molto costosa per le sue attuali condizioni economiche, tali da non consentirgli di pagare la retta richiesta e vivere dignitosamente.
Già nel 2020 è stata lanciata una campagna di raccolta fondi per far fronte alle ingenti spese mediche “Helping the man who saved my father”, su iniziativa della figlia di uno degli ostaggi americani che Giandomenico Picco liberò in Libano e alla quale hanno aderito amici, ex-colleghi e illustri personalità mondali che hanno avuto modo di conoscere e apprezzare le qualità umane e professionali di Picco. I fondi raccolti, tuttavia, sono sufficienti a garantire le spese solo fino al prossimo autunno. Da qui l’appello, a cui ha aderito anche il capoluogo friulano, al presidente del Consiglio dei Ministri per il tramite dell’ambasciatore Luigi Mattiolo, consigliere diplomatico del presidente del Consiglio dei Ministri.