Il Comune di Udine ha deciso di non aderire al manifesto degli organizzatori
Il Comune di Udine concede il patrocinio al Pride Fvg, in programma sabato 31 agosto a Lignano, senza, però, aderire al manifesto che accompagna l’iniziativa.
“L’amministrazione si sente garante dei diritti di tutti, a tutela della piena libertà individuale. Intendiamo superare ogni tipo di discriminazione verso qualsiasi minoranza, sostenendo con forza, nei fatti, l’uguaglianza e i pari diritti” spiega il Sindaco Alberto Felice De Toni. “Il patrocinio, però, viene assegnato a un evento specifico. Noi intendiamo farlo, per dimostrare sensibilità a temi di carattere sociale che interessano tutta la comunità. Questo non può implicare la condivisione di un documento di contenuti e intenti estranei all’operato di un’amministrazione comunale e che, anche legittimamente, illustra diverse e variegate istanze della comunità” approfondisce il Sindaco.
Impegno a favore dei diritti
“Per altro il Comune di Udine si è sempre battuto per i diritti di tutti, basti pensare alla registrazione in anagrafe, nel 2023, di un atto di nascita con due mamme. In questo caso si creava una disparità giuridica tra minori, i quali potevano beneficiare di diversi diritti in base al tipo di riconoscimento, nel caso fossero adottati dalla madre intenzionale o meno. In quel caso ho deciso come Sindaco di procedere alla registrazione”, spiega ancora De Toni.
Il Comune, quindi, ha valutato di concedere il patrocinio solamente all’evento. Il dialogo su questi temi continuerà, come riferisce l’assessora alle Pari Opportunità di Arianna Facchini: “C’è la volontà di intensificare ulteriormente il dialogo con i rappresentanti del movimento LGBTQIA+, sui temi di possibile competenza per un’amministrazione comunale. Da subito abbiamo risposto alle istanze dell’associazionismo del territorio aderendo alla rete Ready. Sui diritti abbiamo dimostrato di esserci, com’è stato per gli atti di nascita o, ad esempio, con l’invito ai presidenti dei seggi di organizzare una fila unica per i seggi elettorali. Tutte iniziative che si affiancano all’appoggio al Pride e che nei fatti rispondono a precise richieste della comunità“.