Si allarga la rivolta a Udine: anche albergatori e artigiani contro l’ordinanza anti alcol

Cna e Federalberghi contro l’ordinanza anti alcol del Comune di Udine

A seguito dei gravi episodi di violenza che hanno interessato il centro storico di Udine, culminati nell’aggressione mortale dell’imprenditore giapponese Shimpei Tominaga, la Cna Fvg, attraverso il suo Raggruppamento Turismo e Commercio, si unisce alle manifestazioni di protesta contro l’ordinanza comunale che riduce gli orari di consumo e di vendita di bevande alcoliche. E lo stesso fa Federalberghi.

Cna – si legge nella nota – appoggia dunque la decisione di chiudere i locali pubblici dalle 18 dell’8 luglio, e sarà presente con i suoi rappresentanti al corteo silenzioso che si terrà allo stesso giorno lungo le vie di Udine.

“Le problematiche relative alla sicurezza tra le vie dalla città – afferma il presidente del raggruppamento Domenico Papanon sono collegabili ai pubblici esercizi, commercianti e artigiani di Udine, che, anzi, svolgono un ruolo di sentinella e presidio del territorio. Il divieto di consumo e di vendita di sostanze alcoliche, infatti, non può, da solo, fermare comportamenti incivili e violenti, ed è un divieto facilmente aggirabile. Cna Friuli Venezia Giulia ritiene che le cause non siano da attribuire ad un insieme di fattori di natura diversa, che vanno analizzati e affrontati”.

Federalberghi.

Gli albergatori di Confcommercio Federalberghi e della rete “Udine chiavi in mano” non potranno chiudere le loro attività, ma si dicono “completamente d’accordo” con la decisione dei pubblici esercizi aderenti a Confcommercio di chiudere i locali dalle 18 di lunedì 8 luglio, come atto di protesta e di solidarietà verso i gestori penalizzati dall’ordinanza che vieta la vendita di alcolici da asporto nei locali pubblici a partire dalle 21 (dalle 18 in borgo stazione) e la somministrazione dall’una di notte a Udine.

Sono passate due settimane dall’omicidio di Shimpei Tominaga, imprenditore giapponese che si era da tempo perfettamente integrato in città. I titolari delle strutture ricettive stanno cercando di spiegare ai clienti quanto è accaduto e, proprio in vista di lunedì, spiega il consigliere provinciale di Federalberghi Udine Edoardo Marini, “li informeremo delle motivazioni della serrata che potrà far percepire la città particolarmente mesta, ci premureremo di non far loro patire disservizi per le chiusure, pur riconoscendo le ragioni di pubblici esercizi penalizzati da ordinanza che li fa sentire parte del problema quando invece realizzano il presidio sociale”.

I turisti, ovviamente, dovranno essere accolti e serviti anche lunedì sera. “Il primo problema sarà di regalare loro, comunque, la migliore esperienza possibile – dichiara, con Marini, anche la vicepresidente di “Udine chiavi in mano” Giuliana Ganzini –. Ma ciò non toglie che saremo vicini ai colleghi dei pubblici esercizi impegnati in una sofferta chiusura dei locali. E dunque spiegheremo ai turisti di come si tratterà di una giornata particolare, con la categoria che si sta interrogando su come mantenere l’ordine pubblico e la sicurezza. Uno sforzo di cui beneficeranno proprio le persone che visiteranno una città che non vede l’ora di recuperare la serenità di un tempo”.