La morte di Claudia Grimaz a Udine.
Di lei scriveva il prestigioso festival Vicino/Lontano di Udine: “La voce come strumento di una passione che dura da tutta una vita. Teatro e musica, a contatto con le migliori espressioni artistiche del nostro tempo, grazie a una solida formazione, l’hanno portata a essere una delle più ricercate cantanti e interpreti di musica popolare e colta a livello internazionale”.
Una presentazione carica di significato, ma che tinteggia solo in parte quello che ha rappresentato per il Friuli Claudia Grimaz, venuta a mancare ieri, giovedì 12 agosto, a soli 51 anni. Attrice, soprano, insegnante al liceo musicale “Percoto” di Udine, anima e corpo di tantissimi spettacoli di successo, è stata tra le interpreti più note della musica popolare. Diplomata in Canto nel 2004 al conservatorio Tomadini, è dal 1989 che ha iniziato a calcare le scene, partecipando a diversi spettacoli teatrali, di commedia dell’arte e musicali.
Nel 1995 è stata la corifea ne I Turcs tal Friûl di Pasolini e inizia la collaborazione e lo studio del canto popolare con Giovanna Marini. Attualmente collaborava con l’ensemble vocale Oktoechos diretto da Lanfranco Menga, che si dedica all’esecuzione del repertorio vocale dei secoli XII e XIII e lavorava con l’Ensemble cameristico Sergio Gaggia partecipando a diverse produzioni tra le quali Pierrot Lunaire di Schönberg, i concerti del Quirinale con La pantomima rinata nel 2010 e con i Preludi di Adaiewsky nel febbraio 2013, registrati in prima assoluta per l’etichetta Dynamic.
Nell’aprile 2011 è stata attrice e cantante nello spettacolo “Né come in sonno né come in veglia” su musiche e tradizioni dell’Armenia, assieme all’Anait Ensemble col quale produrrà nel 2013 anche lo spettacolo Orient Express. Dal 2006 dirigeva il Coro femminile La Tela e dal 2011 il Coro Popolare della Resistenza di Udine. Da diverso tempo combatteva con un brutto male, che ieri purtroppo l’ha vinta.