Il Comune di Udine ha dato l’ok alla collaborazione con Sovrintendenza.
Saranno i Civici musei del Comune di Udine a fornire la propria collaborazione alla Sovrintendenza del Friuli Venezia Giulia nello studio di materiali ceramici provenienti dal sito palafitticolo preistorico di Palù di Livenza, nella pedemontana pordenonese.
La giunta comunale, infatti, ha dato il via libera alla richiesta di collaborazione che la Soprintendenza, con il supporto economico del Comune di Caneva, nell’ex provincia di Pordenone, ha proposto al Museo friulano di storia naturale di Udine.
Si tratta di un importante insediamento palafitticolo neolitico, iscritto nella lista del patrimonio mondiale dell’Unesco dal 2011, assieme ad altri 18 insediamenti preistorici dell’Italia settentrionale, che a partire dal 2013 la Soprintendenza del Fvg ha ripreso ad indagare in un’area non distante dai luoghi dei vecchi rinvenimenti effettuati tra gli anni ’80 e la prima metà degli anni ’90 dello scorso secolo.
Le ricerche condotte in questo settore nel 2013, 2016, 2018 e 2020 hanno consentito di individuare una zona dove il deposito archeologico sepolto è perfettamente conservato e dove vi sono abbondanti resti delle strutture lignee delle abitazioni e una ricchissima varietà di oggetti di uso quotidiano databili a circa 6000 anni fa.
Di qui la richiesta di collaborazione per lo studio dell’abbondantissima produzione ceramica, affidata a Paola Visentini, conservatrice della sezione archeologica dei Civici musei, in considerazione della sua esperienza nello studio della ceramica delle fasi finali del Neolitico dell’Italia nord-orientale e tenuto conto delle sue conoscenze relativamente alle problematiche specifiche del sito del Palù di Livenza.
“L’approvazione di questa collaborazione – ricorda con soddisfazione l’assessore comunale alla Cultura, Fabrizio Cigolot – è solo uno degli ultimi atti che testimoniano l’ampio e proficuo rapporto di collaborazione che l’amministrazione comunale ha instaurato in questi anni con la Soprintendenza competente. È altresì una significativa conferma della funzione che i musei cittadini sviluppano attivamente nell’ambito della ricerca scientifica e del contributo da essi reso alla conoscenza e alla valorizzazione del patrimonio culturale del Friuli”.