Rivivere le eleganti atmosfere degli anni Trenta del ‘900 attraverso le tecnologie più all’avanguardia nel comparto dell’audio-video. Questo è quanto si è proposto il progetto “Odeon VR – Sensing Dolce Vita: An Experiment in VR Storytelling” che sarà presentato a Casa Cavazzini giovedì 26 settembre 2024 alle ore 18.00 e che permetterà di fare un viaggio nel tempo e di visitare, almeno virtualmente, gli spazi del Cinema Odeon nel 1939, alla vigilia della seconda guerra mondiale, pochi anni dopo la sua apertura ufficiale.
Il progetto, ideato e curato da Eleonora Roaro, artista visiva e ricercatrice, impegnata come docente presso NABA e IED a Milano, e Andrea Mariani, ricercatore dell’Università degli Studi di Udine,si configura come un esperimento di retro-spectatorship che vuole dare spazio alla ricostruzione di uno spettatore storicamente situato: l’utente che indossa il visore diventa il protagonista di una narrazione ambientata in un determinato momento storico, in questo caso durante il fascismo alla fine degli anni Trenta in Italia. Il risultato della ricostruzione è una visione evocativa e sensoriale, ottenuta a partire dal contributo di materiali d’archivio pubblici e privati e di fonti orali che testimoniano l’importanza di questo cinema per la città di Udine e come la sua immagine sia ancora viva nella memoria del cittadini.
Un viaggio nel cinema Odeon degli anni Trenta.
Mercoledì sera, presso il museo di arte contemporanea, il pubblico avrà a disposizione 4 visori per la realtà virtuale messi a disposizione dal Digital Storytelling Lab dell’Università di Udine. Indossandoli, i visitatori diventeranno, in un’esperienza artistica-digitale di 8 minuti, i protagonisti di una narrazione ambientata negli ultimi anni Trenta in Italia tra i file del cinema Odeon. Il risultato della ricostruzione è una visione evocativa e sensoriale, costruita a partire dal contributo di materiali d’archivio pubblici e privati e di fonti orali che raccolgono e testimoniano l’importanza dal punto di vista storico, sociale e architettonico che il Cinema Odeon possedeva e come la sua immagine sia ancora viva nella memoria dei cittadini.
Lo sviluppo di Odeon VR rappresenta anche un caso studio che evidenzia le potenzialità che i media digitali e immersivi hanno nella conservazione del patrimonio culturale legato al cinema: nel 2004 l’Odeon fu infatti dichiarato di interesse storico-artistico per il prestigio delle sue decorazioni a opera di Ugo Rossi e Antonio Franzolini e per il progetto architettonico di Ettore Gilberti. Ora, grazie alla realtà virtuale, le caratteristiche più suggestive di questo cinema potranno essere riscoperte e conosciute da un pubblico sempre più ampio valorizzando così il ricco patrimonio storico udinese.