La Chiesa udinese in festa per l’ordinazione di tre nuovi sacerdoti

I nuovi sacerdoti.

Un giovane di origini togolesi, due invece con radici in Ghana. Specchio di una società multietnica e di una Chiesa davvero cattolica (ossia “universale”), i tre giovani hanno frequentato gli studi nel Seminario interdiocesano “San Cromazio” di Castellerio, a Pagnacco. Domenica 23 giugno alle 17 in Cattedrale a Udine l’arcivescovo monsignor Riccardo Lamba – e con lui tutti gli altri sacerdoti presenti – imporrà le mani sul loro capo e li consacrerà sacerdoti. I tre giovani hanno ricevuto l’ordine del diaconato lo scorso 1° ottobre, ultimi diaconi a essere ordinati da mons. Andrea Bruno Mazzocato (che sarà presente il 23 giugno).

“È una missione al contrario quella cui assistiamo con questi tre giovani” spiega don Daniele Antonello, rettore del Seminario di Castellerio in cui i tre giovani hanno vissuto e studiato negli ultimi sette anni. “Il loro è un percorso bello che ci dice che la Chiesa è universale. E la ricchezza più grande è rappresentata dal fatto che la cultura di chi proviene da altri Paesi può ben integrarsi con la nostra”.

Mentre don Mandjami entrerà a far parte del clero dell’Arcidiocesi di Udine, don Appiah e don Darkwah saranno ordinati sacerdoti per la Diocesi ghanese di Obuasi, loro terra di origine. Essi resteranno in Friuli per alcuni anni, fino al termine della convenzione, stipulata tra le Chiese di Udine e di Obuasi, che ha consentito loro di compiere gli studi teologici in Friuli.

Il coro, la Parrocchia, il nonno catechista. Le storie dei tre giovani

Don Dominique Assosolm Mandjami è nato nel 1991 a Tchékpo-Dévé, un villaggio immerso nella foresta tropicale e situato circa 50 chilometri a nord di Lomé, capitale del Togo. Dopo essere giunto in Italia per raggiungere il fratello, infermiere nell’ospedale di Udine, Dominique ha iniziato gli studi di matematica all’Università del capoluogo friulano, frequentando contemporaneamente la Parrocchia di Santa Maria Annunziata del Duomo di Udine, dove alcune liturgie erano animate da un coro di giovani di origine africana. Proprio nella Parrocchia della Cattedrale Dominique ha maturato la scelta di entrare in seminario. «Spero di diventare un sacerdote aperto alle relazioni e attento alle persone della Parrocchia, in particolare ai giovani», ha spiegato don Mandjami al settimanale diocesano “La Vita Cattolica”. “Il parroco della Cattedrale, mons. Luciano Nobile è così, ed è stato un modello per me, assieme ai sacerdoti che mi hanno accompagnato in questo percorso”. Da alcuni anni don Mandjami svolge servizio pastorale nella Parrocchia di San Giorgio a Pagnacco.

Don Bernard Emmanuel Appiah e don Raymond Darkwah, invece, provengono dal Ghana. Il loro arrivo in Italia risale al 2017, in seguito a una convenzione tra la Diocesi di Obuasi e l’Arcidiocesi di Udine. All’epoca entrambi avevano già maturato la volontà di seguire il Signore nel sacerdozio, iniziando gli studi teologici in Ghana. Entrambi sono nati a Obuasi: Bernard Emmanuel nel 1989 e Raymond nel 1996.

Attualmente don Bernard Emmanuel svolge servizio in città, nella Parrocchia di Sant’Andrea a Paderno; «Dopo la laurea in Economia, in Ghana, ho iniziato a lavorare in banca, ma ho sempre continuato a frequentare la chiesa» ha raccontato al settimanale diocesano. «Un giorno con un gruppo ci siamo recati in un villaggio vicino alla mia città; ricordo che ad accoglierci c’era moltissima gente e una suora; poiché in quel villaggio non c’erano sacerdoti, non abbiamo potuto celebrare la Messa. È stato quello il momento in cui dentro di me è cambiato tutto. Mi sono detto: “Se divento prete, posso tornare qui e aiutare questa gente!”».

Don Raymond attualmente è al servizio della Parrocchia di Santa Maria di Pieve di Rosa a Camino al Tagliamento, dopo alcuni anni di servizio nella Parrocchia di Basaldella. La sua vocazione, come ha raccontato a sua volta a “La Vita Cattolica”, è nata in famiglia, con l’esempio del nonno catechista. «Io provengo da un piccolo paese che fa parte di una Parrocchia di ben 22 villaggi, con un unico prete. Questo significa che ciascun paese vede il sacerdote ogni due o tre mesi al massimo, mentre le chiese e tutto il resto sono in mano ai catechisti. Mio nonno era il responsabile della mia comunità ed io, crescendo, l’ho sempre aiutato come animatore e catechista. La sua vita mi ha toccato».

Una veglia di preghiera verso il sacerdozio

Il venerdì precedente all’ordinazione, ossia il 21 giugno, alle 20.30, la chiesa di Pieve di Rosa a Camino al Tagliamento ospiterà una veglia diocesana con i tre ordinandi: l’iniziativa – sostenuta da mons. Riccardo Lamba, che presiederà la preghiera – vuole accompagnare spiritualmente i tre giovani verso il grande passo del sacerdozio, pregando anche per il dono di nuove vocazioni.

La veglia sarà animata dai seminaristi di Castellerio e la partecipazione è aperta ai fedeli di tutta l’Arcidiocesi.

Festa per le “Prime Messe” nelle Parrocchie

È consuetudine che la “prima Messa” di un sacerdote sia celebrata con grande festa nelle comunità a cui i giovani preti sono più legati. Don Dominique Assosolm Mandjami presiederà le sue prime Messe sabato 29 giugno alle 18.30 a Plaino (nel parco “Beato Carlo Acutis” attiguo alla chiesa parrocchiale di San Floriano) e domenica 30 giugno, alle 10.30 nella Cattedrale di Udine.

Don Bernard Emmanuel Appiah e don Raymond Darkwah concelebreranno insieme due Messe: sabato 29 giugno alle 19 a Basaldella (nella chiesa parrocchiale di San Martino Vescovo) e domenica 7 luglio alle 15 a Udine, nella chiesa di San Pio X, assieme alla comunità cattolica ghanese residente in Friuli. Don Appiah celebrerà anche una prima Messa a Paderno domenica 30 giugno alle 10.30, mentre don Darkwah presiederà per la prima volta la Messa a Camino al Tagliamento, nella chiesa di Ognissanti, domenica 30 giugno alle 10.30.