La chiesa di Udine inizia il cammino della Quaresima.
Preghiera e digiuno, elemosina e penitenza: la Chiesa di Udine inizia il cammino della Quaresima. Mercoledì delle ceneri, 5 marzo, l’arcivescovo monsignor Riccardo Lamba presiede la Santa Messa alle 19 in Cattedrale a Udine, rinnovando il gesto penitenziale dell’imposizione delle ceneri sul capo dei fedeli.
Lo stesso rito sarà celebrato dalle comunità cristiane di tutto il territorio diocesano. La valenza penitenziale di questo gesto introdurrà i fedeli ai 40 giorni di digiuno, preghiera, carità e – appunto – penitenza, prassi che favoriscono la conversione quaresimale degli stili di vita in vista della grande solennità della Pasqua.
Per accompagnare l’intero cammino quaresimale, nelle cinque domeniche dal 9 marzo fino al 6 aprile (domenica precedente le “Palme”) mons. Riccardo Lamba presiederà i Secondi vespri in Cattedrale a Udine; nel corso delle celebrazioni – che inizieranno sempre alle 17 e sono aperte a tutti – l’Arcivescovo offrirà un ciclo di catechesi quaresimali.
Quaresima: un percorso formativo digitale per bambini e ragazzi
Per accompagnare il cammino quaresimale di famiglie, bambini e adolescenti, molte Parrocchie aderiscono al cammino formativo digitale proposto dall’Arcidiocesi di Udine che nell’anno del Giubileo ha per titolo «Cristo nostra speranza».
Il percorso si sviluppa con diverse schede digitali pubblicate ogni settimana sul sito web dell’Ufficio diocesano di Pastorale giovanile, a beneficio di animatori, catechisti, genitori: in ogni scheda ci sono proposte formative, da vivere in gruppo o in famiglia, che utilizzano i linguaggi della narrazione, del gioco o di qualche forma artistica. Non può mancare un legame stretto con la solidarietà, grazie al progetto della «Quaresima di fraternità» 2025 promosso dal Centro missionario diocesano: quest’anno a beneficiarne sarà la Diocesi argentina di San Martin, nella periferia di Buenos Aires.
Il Messaggio dell’Arcivescovo di Udine per la Quaresima 2025
Cari fratelli e sorelle in Cristo,
Iniziamo il tempo forte della Quaresima, in cui Dio Padre ci chiama a un rinnovamento profondo della nostra vita affinché sia sempre più conforme a quella del Suo Figlio Gesù Cristo, una luminosa testimonianza del Suo amore misericordioso.
San Benedetto dice che «Ogni giorno della vita dovrebbe avere il carattere della Quaresima», ma poiché questa virtù è di pochi, egli raccomanda che «In questi quaranta giorni della Quaresima si custodisca la propria vita con la massima purezza, e si cancellino le negligenze degli altri giorni dell’anno».
La Quaresima è allora un tempo di grazia per convertirsi a Dio con tutto il cuore, con tutta l’anima, con tutta la forza, con tutta la mente; è un tempo di grazia per passare dalla superficialità alla profondità nel rapporto con Dio; dalla estraneità alla prossimità nel rapporto con i fratelli e le sorelle; dalla schiavitù del peccato alla libertà dei figli di Dio; dalla divisione alla riconciliazione.
La Quaresima è un’occasione unica, irripetibile e straordinaria, come unico, irripetibile e straordinario è l’anno di grazia che stiamo vivendo, l’anno giubilare. Come pellegrini sulla Terra siamo chiamati ad attingere ad ampie mani alla sorgente della nostra salvezza, Cristo Signore, attraverso la preghiera, l’ascolto della sua Parola e i Sacramenti della Riconciliazione e dell’Eucarestia, e nello stesso tempo con le opere di misericordia corporali a prenderci cura delle tante persone fragili che incontriamo nelle nostre famiglie, nei nostri ambienti di lavoro, di studio e di svago.
Convertirci significa dunque essere disponibili a rimetterci in cammino, avendo chiaro che il nostro non sarà un vagare senza méta, né un’affannosa ricerca della via di uscita da un labirinto, ma un andare incontro al Signore Gesù con il cuore colmo di speranza perché con la Sua Passione, Morte e Risurrezione Egli ha già spalancato per tutti noi la Porta santa della vita eterna.
La vera conversione, come dice Papa Francesco nel suo messaggio per questa Quaresima, è sempre un percorso da fare insieme, affrontando l’insidia e la tentazione di fare da soli, di chiuderci nelle nostre situazioni confortevoli: siamo il Popolo di Dio in pellegrinaggio verso la Gerusalemme celeste, chiamati sempre a dare ragione della “nostra” speranza.
In questo tempo di Quaresima e durante il Tempo pasquale ho in programma di visitare tutte le Comunità delle Collaborazioni Pastorali per invitarvi a «rimanere saldi e irremovibili, prodigandovi sempre nell’opera del Signore, sapendo che la vostra fatica non è vana nel Signore» (1Cor 15,58), e incoraggiandovi nell’impegno di evangelizzazione che è la vera risposta alla vocazione missionaria della Chiesa.
In attesa di incontrarvi personalmente, vi auguro un buon cammino di Quaresima verso la Pasqua di Risurrezione di Gesù Cristo e invoco su di voi e sulle vostre famiglie la benedizione di Dio.