Nuova campana per la chiesa dell’Ospedale di Udine.
La Chiesa dell’Ospedale di Udine potrà finalmente tornare a risuonare: sabato 18 e domenica 19 novembre è prevista infatti l’installazione della nuova campana che permetterà quindi ai fedeli di ascoltare il rintocco, anche nelle vicinanze, fino a 3 volte al giorno.
Nel fine settimana ci sarà la preparazione dell’alloggio e la predisposizione dell’impianto elettrico per il suono e, atto finale dopo la messa domenicale, la sua completa e definitiva installazione.
Sabato la campana sarà esposta nella stessa Chiesa per ammirarne i rilievi da vicino; domenica, in occasione della messa delle 10.30, ci sarà la benedizione solenne. La campana, fortemente voluta dalla cappellania dell’Ospedale, ha un valore di circa 4850 euro, in buona parte donata dalle aziende fornitrici, in particolare dall’Azienda SpiMAC di Dongo (Como) che ne cura l’installazione.
Altre aziende donatrici sono la fonderia Allanconi che ha curato la fusione della campana, le forgiature Paini di Brescia che hanno realizzato il nuovo battaglio e l’azienda Canonico Michelangelo che ha fornito il motore per la movimentazione e la nuova centralina che potrà programmare il suono della campana 3 volte al giorno.
La campana ha un peso di 35 kg, di nota SiB4, e riporta lo stemma del Santa Maria della Misericordia e i Santi Luigi Scrosoppi, Giuseppe Moscati e il crocifisso. La campana è stata fusa con la tecnica della ”cera presa” e per la sua realizzazione la fonderia ha impiegato circa un mese.
“Un ringraziamento alla Direzione Generale, all’ufficio tecnico di ASUFC e a tutte le aziende che hanno permesso questa importante opera per tutti i pazienti e i dipendenti del Santa Maria della Misericordia – ha detto don Michele della Cappellania -: i rintocchi della campana sono un simbolo importante, nella nostra terra da secoli scandiscono i momenti della giornata ed ai fedeli in particolare, ricordano la chiamata alla preghiera e la vicinanza di Dio. Il suono della campana a mezzogiorno, ad esempio, ricorda l’annuncio dell’angelo a Maria e quindi l’incarnazione del Verbo”.