Le decisioni del Centro Scarpa di Udine
Case, negozi e attività stanno ricevendo bollette sempre più alte, impossibili da sostenere: il caro energia non risparmia nessuno, ma tutti risparmiano come possono e così il Centro Scarpa Udine ha preso la sua decisione, ossia spegnere le luci delle vetrine e l’insegna luminosa alle ore 21:30.
Come comunicato su un post sui social, la bolletta di maggio ammontava a 800 euro ed è poi salita ai 1600 di giugno. Il totale da pagare di luglio è stato ben più alto: 3100 euro. Così ad agosto i proprietari hanno deciso di lasciare il negozio al buio durante le ore notturne, di spegnere i cubi luminosi e di accendere le luci del magazzino solo quando necessario (prima erano invece sempre accese).
“Con questi accorgimenti – continua il post – nonostante da luglio ad agosto il costo sia salito del 30% la fattura è stata “solo” di 2700 euro, avendo risparmiato il 35% su quanto consumavamo prima. A settembre abbiamo ricevuto solo 1700 euro di bolletta dovuto al prezzo energia tornato a livello di luglio e con i risparmi ottenuti stiamo pagando “solo il doppio” del normale”.
Un risparmio consistente, che consente allo stesso tempo di poter rimanere aperti e competitivi. “Con fatture di 3000 euro al mese avremmo dovuto sicuramente diminuire il personale per poter sostenere l’aumento delle spese, cosa che sinceramente non ci sentiamo di fare nel rispetto del nostro staff”. Insomma, il negozio rimarrà al buio, ma sopravvive, e chissà che questo stratagemma non possa essere utile per molte altre attività.