Il sito raccoglie le opere di Luigi Diamante.
Di Luigi Diamante ci rimangono più di 400 dipinti a olio e molte centinaia di opere con tecniche diverse come acquerelli, tempere, pastelli e disegni. Molte sono conservate in collezioni private o tenute dagli eredi, altre in vari enti pubblici nel Friuli. A 50 anni dalla sua morte è stato pubblicato un sito dedicato al pittore udinese, conosciuto per l’uso del colore, scomparso improvvisamente a Fossalta di Portogruaro nel 1971. Un lungo lavoro di catalogazione delle opere, delle mostre e delle pubblicazioni che ha lo scopo di commemorare l’artista rendendone eterna memoria, se è possibile, all’indirizzo luigidiamante.it.
“Questo sito è un doveroso omaggio a Diamante, nell’intento di documentare, diffondere e promuovere la sua arte”, spiega il professore Vittorio Vida. Di Diamante è stato riconosciuto, infatti, “il valido apporto che ha dato all’arte friulana del secondo novecento”, come disse Vittorio Marangone, già presidente del Circolo Friulano Arti Plastiche.
Un’attività artistica durata mezzo secolo quella del pittore friulano. Le sue prime opere risalgono agli anni ’20 del secolo scorso. Della sua carriera si ricordano alcune tappe salienti. La costante presenza nelle Mostre Sindacali udinesi degli anni ’30, che contribuiva ad organizzare, la decorazione di varie chiese in Friuli, la frequentazione con gli altri artisti, con i quali esponeva nelle Mostre Collettive così frequenti nel Friuli degli anni ’40, l’amicizia con De Cillia, Coceani, Liusso, in particolare Fred Pittino, l’adesione insieme a De Rocco all’ “Academiuta” di Pasolini, i trent’anni da insegnante di disegno, l’evoluzione della sua pittura negli anni ’50 e nei più tormentati ’60 fino al suo tragico destino nel 1971.