Il docufilm è accusato di propaganda russa.
La proiezione del docufilm “I bambini del Donbass”, prodotto da Russia Today (RT), ha sollevato un gran polverone a Udine. Il film, che presenta la versione russa sul conflitto decennale in Donbass, è stato criticato per il suo contenuto, accusato di giustificare le azioni del regime russo, che sono state condannate a livello internazionale.
La proiezione, che si terrà domenica 23 marzo 2025 presso l’Hotel Là di Moret, è parte di un evento che include anche il documentario “Maidan: la strada verso la guerra”. Entrambi i film sono prodotti dall’emittente russa RT.
Molte le voci di protesta che si sono levate contro l’iniziativa, al punto che è stato presentato un esposto al Prefetto di Udine. La comunità ucraina in Friuli, rappresentata dall’Associazione Ucraina Friuli, ha organizzato una manifestazione di protesta, chiedendo alle autorità locali di vietare la proiezione.
La protesta contro il docufilm filorusso.
Attraverso la presidente Viktoriya Skyba, l’associazione ha espresso preoccupazione per l’evento, accusando i documentari di essere uno strumento di propaganda russa. In una nota, il sodalizio ha definito “vergognoso” il tentativo di riscrivere la storia attraverso i filmati di RT, descrivendo le azioni della Russia in Ucraina come atroci e condannate dalla Corte penale internazionale. Secondo l’associazione, l’evento avrebbe l’obiettivo di giustificare le atrocità del regime russo e minare la verità storica sul conflitto in corso.
“Ricordiamo che i documentari di RussiaToday e Sputnik sono vietati dal regolamento europeo” dicono Laura Botti, Giulio Manfredi e Federica Valcauda, esponenti di Europa Radicale che hanno chiesto al Prefetto di vietare la proiezione -. Oggi abbiamo inviato una PEC al Prefetto di Udine richiedendo il suo immediato intervento per l’annullamento della doppia proiezione prevista per domenica ad Udine di docu-film russi espressamente vietati dalle norme europee”.
“E’ evidente – continuano -, che il mutamento radicale della politica USA impresso da Trump ha dato nuova energia alla propaganda filorussa in Italia, peraltro già pesantemente presente da anni. Lanciamo un forte appello alle associazioni degli ucraini in Italia ma anche ai cittadini che intendono reagire a questa patente violazione delle leggi europee affinché inviino PEC e mail al Prefetto di Udine (ma anche al Sindaco e alla Direzione dell’ Hotel Là di Moret), per richiedere il rispetto del chiaro ed inequivocabile divieto di diffusione dei materiali di Russia Today, in qualunque forma e in qualunque contesto”.
Gli organizzatori.
Nonostante le polemiche legate al divieto europeo, due degli organizzatori dell’evento, Ugo Rossi e Stefano Salmè, hanno difeso la proiezione, sottolineando che il convegno non è finalizzato a fare propaganda per la Russia, ma piuttosto a offrire un punto di vista alternativo.
“Rivolgiamo un appello a Prefetto, Questore e Sindaco, affinché venga tutelata la piena libertà di opinione e di pensiero garantita dall’articolo 21 della nostra Costituzione che recita: “tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione” dicono in una nota.
“La proiezione dei due docufilm sono pezzi di informazione che servono a fornire un punto di vista (certamente di parte) ai cittadini, che saranno liberi poi di formarsi un’opinione scevra da logiche che vorrebbero imporre il pensiero unico. Il convegno non vuole in alcun modo essere strumento di propaganda russa, ma semplicemente offrire un diverso punto di vista”.