Il consigliere di Udine Govetto sul nuovo statuto del Comune.
“Il testo non contiene nessuna discriminazione. Del resto, lo stesso articolo 3 della Costituzione garantisce l’uguaglianza di tutti i cittadini e non potrebbe essere in contrasto con il successivo articolo 29 della stessa Carta e di cui si riprende la formulazione”.
A cercare di buttare acqua sul fuoco, dopo le proteste per la modifica allo statuto del Comune di Udine in merito a come la maggioranza di centro destra vorrebbe venisse interpretato il concetto di famiglia, è il consigliere comunale di Forza Italia e presidente della commissione consiliare Territorio e ambiente, Giovanni Govetto.
“Nel testo che il Consiglio dovrà approvare – prosegue – non si parla mai di solo o esclusivamente, ma esplicita che il Comune promuove la famiglia fondata sul matrimonio, come definito dalla Costituzione. Nulla di più”.
La proposta di modifica.
Nella nuova versione dello statuto, che l’aula sarà chiamata ad approvare a maggioranza qualificata lunedì prossimo, infatti, la frase “il Comune garantisce i diritti della famiglia nella comunità predisponendo, nell’ambito delle proprie attribuzioni, strumenti idonei ad agevolarne la tutela giuridica e sociale”, diventa “il Comune garantisce, tutela e promuove i diritti della famiglia come società naturale fondata sul matrimonio garantendo, nell’ambito delle proprie attribuzioni, strumenti idonei ad agevolarne la tutela giuridica e sociale”.
Ed è proprio da quel riferimento alla famiglia fondata sul matrimonio che si è sollevata la polemica, sia in seno all’opposizione, sia tra l’opinione pubblica E non solo di Udine, visto che la questione è approdata ormai anche sulle pagine della stampa nazionale. Lunedì la decisione.