Il sindaco traccia il bilancio di quanto accaduto durante la pandemia.
Fase due a Udine, tempo per i primi bilanci dell’emergenza coronavirus. A tracciare il quadro è il sindaco, Pietro Fontanini, fiero di come la città ha fronteggiato l’emergenza
“Sono più di dieci giorni che in città registriamo zero casi di positività al coronavirus, e questo non può che renderci contenti e orgogliosi di come, ancora una volta, i friulani hanno saputo dimostrare senso di responsabilità e serietà. Nel corso di questi mesi abbiamo registrato un totale di 150 positivi, dei quali 148 fortunatamente guariti. Il picco si è registrato il 2 aprile con 102 casi. I decessi in città sono stati due. Anche per questo motivo il 21 aprile ho scritto una lettera al Presidente del Consiglio Giuseppe Conte per chiedere che la nostra città potesse ripartire da subito, sempre nel rispetto di tutte le misure stabilite nell’ambito del contenimento dei contagi”. Oltre 100mila le mascherine consegnate in città dalla Protezione civile. “Un’importante azione di presidio del territorio – aggiunge il sindaco – è stata fornita anche dagli oratori del Progetto No alla Solit’udine che, assieme alla Croce Rossa Italiana e alla Protezione Civile, sono rimasti al fianco delle fasce già deboli della popolazione e delle situazioni più delicate, a partire dagli anziani fino agli studenti sprovvisti di mezzi per stampare o per collegarsi online alle lezioni”.
“Per quanto riguarda la sicurezza, decisivo è stato il lavoro della Polizia Locale, che ha controllato 9.762 persone, di cui solo 186 sanzionate, e 1439 attività, di cui solo 4 sanzionate o chiuse. Un ottimo lavoro da parte degli agenti ma soprattutto una grande consapevolezza da parte dei cittadini, che hanno sempre rispettato le regole”.
“In merito agli uffici comunali, ad oggi sono presenti nelle varie sedi 200 dipendenti su 743, mentre, per quanto riguarda lo smart working, siamo arrivati proprio oggi a 449 persone al lavoro da casa. I servizi essenziali, come la Polizia Locale, l’Ambito Socio Assistenziale, la manutenzioni delle strade, i servizi cimiteriali, i servizi demografici, il servizio SUAP e l’edilizia privata sono sempre stati garantiti nei rispettivi uffici. Abbiamo anche definito con le RSU e le organizzazioni sindacali un protocollo finalizzato al contrasto e al contenimento del coronavirus negli ambienti di lavoro”.
“Abbiamo poi stanziato 1.352.000 euro per le esenzioni e agevolazioni tari per le utenze non domestiche, 506.000 euro per agevolazioni e esenzioni per la cosap, la sospensione del pagamento di tutte le utenze Tari, Cosap e Imposta pubblicità fino al 30/9, la sospensione del pagamento dei canoni di locazione per gli edifici non residenziali comunali fino al 30/11, l’estensione dell’occupazione del suolo pubblico fino a oltre il 100% gratis per gli esercizi pubblici come bar e ristoranti, sia per quanto riguarda le richieste di ampliamento e che per le nuove richieste. Sono orgoglioso di poter dire che siamo stati il primo Comune in Regione a farlo e tra i primi in Italia. Abbiamo poi deliberato la chiusura delle vie del centro per agevolare l’ampliamento degli spazi ma anche la pedonalizzazione di alcune vie per i fine settimana, al fine di incentivare il più possibile la ripresa del commercio in città”. Intanto, sono stati ripristinati i pagamenti dei parcheggi a raso, vista anche la riapertura dei negozi. Restano comunque gratis i parcheggi in struttura dalle 18:00 alle 22:00 e l’apertura 24 ore su 24.
“Il 28 aprile – ricorda ancora Fontanini – abbiamo riaperto i cimiteri e il 4 maggio abbiamo riaperto i parchi pubblici. I mercati all’aperto invece, durante tutto questo periodo, non sono mai stati chiusi, e questo è stato possibile grazie alle persone e ai titolari di licenza che hanno regolato gli accessi rispettando le direttive sul distanziamento interpersonale. Abbiamo anche creato un Fondo solidarietà comunale tramite c/c, i cui versamenti andranno a favore delle persone bisognose”.