Il 2024 di Udine: il bilancio del sindaco De Toni e gli obiettivi per il futuro

Il bilancio del sindaco di Udine.

Tradizionale appuntamento di fine anno per la Giunta udinese che, guidata dal sindaco De Toni, al primo giorno di rientro al lavoro, ha presentato alla stampa i risultati del 2024 e i propositi per il 2025, inseriti nel bilancio previsionale approvato di recente in consiglio comunale.

Nel 2025 il bilancio del Comune sarà pari a 271 milioni di euro, con 14 milioni di euro in più rispetto allo scorso anno, frutto delle scelte che l’amministrazione comunale ha voluto compiere per avere la possibilità di reinvestire in particolare sui temi cari all’amministrazione: sociale, istruzione, opere pubbliche e interventi dedicati ai quartieri. Il sindaco Alberto Felice De Toni racconta così l’dea di città concepita dall’amministrazione: “Abbiamo un bilancio solido, che sarà utilizzato per i capisaldi del nostro governo: sostegno alle famiglie, contrasto alle nuove povertà, investimenti certi per l’istruzione e la rigenerazione urbana. Una città in cui è si è felici nella quotidianità del vivere, lavorare e per i bambini, crescere”.

I numeri.

Il primo cittadino ha poi offerto ai presenti una panoramica degli interventi eseguiti fino ad oggi e quelli posti come obiettivo per i prossimi tre anni. In particolare, il Sindaco De Toni ha insistito sugli importanti investimenti in programma, spalmati nei prossimi tre anni per il sociale (75 milioni), per le politiche abitative (9 milioni), per l’istruzione e il diritto allo studio (22 milioni), per le politiche giovanili e sport (11 milioni), per lo sviluppo economico (8 milioni), il miglioramento della mobilità (10 milioni) e l’ambiente (22 milioni), solo per citarne alcuni.

Il 2024 si è contraddistinto per un importante risultato finanziario: l’introduzione del Fondo Unico Comunale regionale, insieme a nuovi trasferimenti statali e all’accesso a bandi europei, oltre che a maggiori proventi dalle partecipate, ha permesso di incrementare le risorse disponibili di 14 milioni di euro rispetto all’anno precedente. Questi fondi sono stati destinati a progetti fondamentali per la città e il sostegno alle famiglie. Ad esempio, 8 dei milioni reperiti vanno a potenziare i servizi di welfare e sociale dedicati alle famiglie, alle nuove povertà, ai servizi educativi per la prima infanzia. Più di un milione di euro servirà alla programmazione puntuale di manutenzione e interventi per il verde pubblico e la gestione dei rifiuti. Inoltre più di un milione e 600mila euro vengono investiti per potenziare l’offerta culturale e le attività delle biblioteche destinate alle famiglie della città.

Il 2024 come passaggio per la trasformazione della città

Sul fronte della mobilità, è stata introdotta la ZTL, un’iniziativa che, dopo una prima fase sperimentale, sarà ulteriormente affinata nel 2025 con l’introduzione di sistemi di controllo tramite telecamere mentre sono state avviate le progettazioni per il rifacimento di Piazza Venerio e Piazza XX Settembre. Per quest’ultima, è stato concordato con il comitato dei negozianti un sistema di accesso veicolare controllato per i giorni di mercato. Parallelamente, la città ha visto il lancio di importanti progetti per nuovi parcheggi, tra cui quelli al Visionario, con una visione a lungo termine che include il deciso ampliamento del parcheggio Moretti, pronto nel 2027, finanziato con 5 milioni di euro. Per facilitare la mobilità, sono state introdotte due nuove linee di autobus dedicate all’accesso al centro storico e il nuovo servizio di bike sharing, che sarà operativo a gennaio.

Udine ha registrato notevoli progressi anche sul fronte della rigenerazione urbana. In primis i progetti per la riqualificazione di Borgo Stazione, ma anche diversi interventi nei quartieri come i tre grandi progetti del quartiere Aurora: il Polo Scolastico di Via Adige, la conclusione dei lavori all’ex Caserma Osoppo, il nuovo centro polifunzionale al posto dell’ex scuola Fritz, che verrà demolita nel 2025.

Inoltre molti interventi di rigenerazione hanno riguardato San Domenico, con i lavori del Pinqua in corso e la riqualificazione del Parco Ardito Desio. A Paderno sono tre gli interventi previsti, il primo già concluso, per la riqualificazione del polo sportivo.

Il centro storico ha beneficiato della attività di animazione estive e invernali, grazie anche al contributo del distretto del commercio e della collaborazione con le associazioni dei borghi e dell’attenta gestione del patrimonio che nel corso del tempo porterà a rivitalizzare alcuni luoghi del centro, come già accaduto con i nuovi ingressi per la biglietteria del Teatro, l’Officina Artigiana e il nuovo negozio Lush. Proprio in piazza XX settembre c’è attesa per interventi importanti come il project financing per l’ex Percoto e il progetto, già in corso di definizione, per il mercato coperto. In questo senso si legge anche l’introduzione del primo e unico distretto del cibo in Regione.

Il tema delle infrastrutture ha visto importanti investimenti. Sono stati completati gli studi per il rifacimento di Viale Cadore e Viale Leonardo da Vinci, mentre è stato richiesto un finanziamento per la Ciclovia Alpe Adria, che attraversa Udine da nord a sud. Inoltre, è stato raggiunto un accordo con RFI e Regione per il superamento dei passaggi a livello, un passo decisivo per migliorare la viabilità.

Nuovo slancio per una Udine europea.

Il progetto dedicato al nuovo Pala Carnera 2 ha ottenuto un finanziamento di 20 milioni di euro, mentre il Project Financing per l’ex Percoto in Piazza XX Settembre è ormai in fase avanzata. Dopo sette anni di stallo, l’accordo con l’Udinese Calcio ha finalmente sbloccato il progetto per lo Stadio 2.0. A fianco a questi tra grandi interventi si affianca anche la rigenerazione del mercato ortofrutticolo, per 12 milioni di euro, che porterà Udine a essere un polo logistico di riferimento per il Triveneto.

Nei quartieri, l’attivazione dei quartieri partecipati ha coinvolto oltre 100 associazioni. La partecipazione ha riguardato anche l’ambito sicurezza, Udine ha rafforzato la collaborazione con la Prefettura, introducendo il progetto Street Tutor e avviando tavoli periodici per migliorare la gestione dell’accoglienza e dei minori non accompagnati. Anche la sicurezza partecipata ha preso avvio con le prime segnalazioni dei cittadini e l’assunzione dei nuovi 10 agenti di Polizia Locale già formati e ora operativi sul territorio.

La cultura ha vissuto un anno assai positivo. Il Colle del Castello è stato al centro di un progetto per il riconoscimento come Patrimonio Unesco, mentre sono stati avviati i lavori per il ridotto del Teatro Giovanni da Udine. La Fondazione Feltrinelli è stata incaricata di uno studio di fattibilità per il futuro Odeon, che verrà cosi restituito alla città e diventerà un nuovo polo culturale citttadino. Proprio il 21 dicembre è stata restituita alla città anche la Biblioteca Joppi, dopo 6 anni di lavori e un ulteriore investimento da parte dell’amministrazione per chiudere rapidamente i lavori. Anche l’istruzione ha visto notevoli progressi, con l’aumento significativo dei posti disponibili negli asili nido e il potenziamento dei servizi di pre e post accoglienza e delle mense scolastiche.

Udine si conferma inoltre come “Città della Pace”, grazie alla collaborazione con Rondine per sviluppare il metodo educativo omonimo nelle scuole e all’organizzazione di un importante evento di pace con Italia e Israele. Con questi risultati, l’amministrazione De Toni ribadisce il proprio impegno a costruire una Udine sempre più vivibile, innovativa e a misura di cittadino, guardando con fiducia ai traguardi del 2025.

Il futuro.

Con la manovra 2025 continua quindi il percorso di cambiamento auspicato da questa amministrazione con un’attenzione a tutti i cittadini udinesi, ai giovani, agli anziani, alle famiglie, alle associazioni e alle imprese. “Sono 50 i milioni iscritti a bilancio dedicati agli investimenti, che riguarderanno sia il centro storico che i quartieri, con l’obiettivo di intervenire ulteriormente sia per sostenere le famiglie e le nuove fragilità, sia per dotare la città di spazi ed edifici moderni, funzionali e sicuri, sia per cambiare il volto di quartieri da troppo tempo dimenticati”. I prossimi step riguarderanno la riqualificazione delle piazze storiche, con piazza San Cristoforo e riva Bartolini fino a via Gemona, la riqualificazione dell’ex caserma Piave, la realizzazione di tre spazi polifunzionali per i quartieri, la realizzazione di ciclabili a nord e sud verso l’hinterland, la manutenzione sia delle aree verdi sia di interventi puntuali in alcuni giardini storici come il Ricasoli e il Maseri, del parco del Cormor, la realizzazione della nuova sede della Protezione Civile e del nuovo gattile della città.

Infine, è stata avviata una rivoluzione nella gestione dei rifiuti: a partire dal 2025 inizierà la sperimentazione di un nuovo modello che supererà il porta a porta nei grandi condomini, mentre il processo di fusione tra Net e IT 2000 consentirà di migliorare ulteriormente i servizi ambientali.

Il video della conferenza di fine anno a Udine.

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