La sentenza del Tar sul bar Zecchino di Udine.
Tutto da rifare per il bar Zecchini di Udine. Il Tar ha accolto, anche se solo parzialmente, il ricorso presentato da Martina Braida, che con la sua impresa aveva prima vinto la gara per la concessione dello storico locale indetta dal Comune, ma che poi si era vista sorpassare in graduatoria. Secondo i giudici del tribunale amministrativo, però, ci sarebbero stati dei difetti nella procedura di assegnazione, determinati dall’assenza dell’autorizzazione preventiva del ministero e della Soprintendenza, necessaria per concedere in locazione immobili storici di questo tipo.
Tanto basta per far scrivere nero su bianco al tribunale che il Comune prima “di procedere ad effettuare una nuova procedura di gara per la scelta del contraente, dovrà quindi acquisire la preventiva autorizzazione” e solo poi predisporre “gli atti di gara inserendovi da subito le eventuali prescrizioni e condizioni contenute nell’autorizzazione del Ministero della Cultura; condizioni che poi saranno riportate nell’atto di concessione”. Tutto da rifare, quindi, con un nuovo bando per la concessione del bar ed il pericolo di un danno erariale per l’ente, visto il ritardo nella riapertura.
Ma la sentenza rischia di provocare l’effetto palla di neve anche sulla gestione degli altri immobili del Comune, privi di questa autorizzazione del ministero. Solo recentemente era stato assegnato e aveva riaperto il Piccolo bar, mentre è pendente in tribunale la causa tra il Catarena e il Comune, che ha chiesto il risarcimento dei danni per i lavori effettuati per rimettere in funzione il locale.