Il “Bar Petrarca” aperto a Udine.
Un po’ un sogno da realizzare ed un po’ una sfida da vincere. L’amore per il lavoro dietro al bancone e la voglia di mettersi in gioco. Guardando in faccia la pandemia e non facendosi scoraggiare da chi consiglia una strada più facile. È così che Michael Guglielmino, 21 anni, siciliano d’origine, ma ormai friulano d’adozione, ha deciso di prendere in gestione il “Bar Petrarca”, storico caffè di Udine nell’omonima via, punto di riferimento per i giovani, ma sopratutto noto a tutti per il suo cocktail Americano. Una sfida che condivide con la fidanzata Anna Longheu, 23 anni, studentessa universitaria, che è rimasta affascinata dal mondo della mixology. “Da quando mi ha parlato di questo suo progetto – racconta Anna – gli ho subito dato il mio appoggio”.
Il bar Petrarca.
Michael si è diplomato, infatti, alla scuola alberghiera e da sempre aveva il sogno di aprire qualcosa di suo. “Così quando ha visto l’opportunità, anche se durante la pandemia, ha deciso di mettersi in gioco”, prosegue Anna. La posizione strategica del bar permette di essere raggiunto sia dagli studenti del polo economico giuridico dell’Università e sia da chi va al teatro Teatro Giovanni. Certo, mettersi in proprio non è facile in questo periodo. Tanto più per un locale aperto al pubblico, che deve confrontarsi con le limitazioni del governo e del green pass. Ma Michael e Anna hanno dalla loro l’entusiasmo e l’energia dei giovani e ogni mese arricchiscono il bar di proposte e iniziative.
Oltre all’Americano al prezzo politico di 3,50 euro, ci sono diverse offerte per le colazioni. “Molti studenti vengono qua anche prima di un esame – afferma Anna – perchè grazie all’accesso ad internet e alle numerose prese di corrente è un ottimo posto anche per studiare o ripassare“.
I progetti futuri.
La voglia di fare e la speranza dei due ragazzi è tanta, così come la passione. Diversi sono i progetti che hanno in cantiere. “A breve termine desideriamo ampliare l’offerta ai clienti e realizzare dei lavori all’interno del bar“, dice Michael. Per quanto riguarda le iniziative, Anna racconta che hanno delle idee già pronte per il Far East Festival del prossimo anno: “Essendo vicini al teatro, abbiamo qualche proposta che potremmo organizzare ad hoc. Sarebbe davvero una grande opportunità per noi”, concludono i ragazzi.