L’uomo indagato per riciclaggio per l’uso di banconote rovinate.
Aveva ideato un trucco per “cambiare” le banconote di grosso taglio rovinate. Ma ora è finito nei guai. La Squadra di Polizia Giudiziaria della Polfer di Trieste, in collaborazione con la Sezione Polizia Ferroviaria di Udine, ha recentemente concluso un’operazione iniziata nel maggio scorso grazie a una segnalazione giunta dalla Protezione Aziendale del Trenitalia Spa.
L’azienda aveva lamentato che nelle biglietterie automatiche della stazione di Udine, dalla fine di aprile, era stata rilevata la sospetta presenza di un numero elevato di banconote di grosso taglio in pessimo stato. Le indagini di polizia, anche grazie alle registrazioni della videosorveglianza, hanno portato all’identificazione di un cittadino italiano di 66 anni, residente ad Udine e titolare di una piccola impresa, il quale si era recato più volte presso le emettitrici automatiche acquistando, per un importo complessivo superiore ai 2.000 euro, biglietti per piccole tratte.
Ogni volta l’uomo inseriva banconote di grosso taglio molto logore ottenendo di resto denaro più facilmente spendibile. Su disposizione dell’Autorità Giudiziaria di Udine, gli agenti Polfer si sono recati presso l’abitazione del sessantenne ove, a seguito di perquisizione, sono stati rinvenuti ulteriori 6.000 euro in banconote da 50 e 100 euro, tutte nello stesso precario stato di conservazione. Il denaro, probabilmente danneggiato dall’umidità del luogo ove era stato riposto, è stato trattato con degli agenti chimici per eliminare la muffa e grossolanamente aggiustato con nastro adesivo.
Verosimilmente allo scopo di recuperarne il valore, il proprietario ha pensato dunque di “cambiare” i biglietti di banca nella biglietteria automatica. L’uomo, la cui situazione è ora al vaglio della magistratura udinese, è stato dunque denunciato a piede libero per il reato di riciclaggio e dovrà ora dimostrare la provenienza delle banconote in questione.