Il murales nel quartiere Sant’Osvaldo di Udine.
Bambini e giovani insieme a Udine per un grande murales dedicato all’ambiente. L’iniziativa, che ha ricevuto il patrocinio del Comune di Udine, prevede un’attività di rigenerazione pittorica su un muro posto nelle immediate vicinanze della scuola primaria Silvio Pellico in via San Pietro nel quartiere di Sant’Osvaldo.
Think Happy, Think Green” è il nome del progetto promosso dall’Istituto Comprensivo Udine II assieme a Fondazione Pietro Pittini, CEFS Udine, CipArt – Cooperativa Itaca con il duplice obiettivo di promuovere processi di recupero urbano partecipati favorendo al tempo stesso la sensibilizzazione della cittadinanza rispetto ai temi dell’ambiente e degli obiettivi di sviluppo sostenibile promossi dalle Nazioni Unite.
L’iniziativa crea una rete virtuosa tra varie realtà del territorio, diverse per esperienze, competenze ed età unite da un obiettivo comune e dal desiderio di perseguirlo insieme. Parteciperanno intervenendo direttamente nella realizzazione del murale le classi della scuola primaria Silvio Pellico, allievi del Liceo Artistico Sello, studenti del CEFS – Centro Edile per la sicurezza e la formazione e un gruppo di persone che frequentano i servizi della salute mentale e in particolare il laboratorio artistico Cipart. Questo gruppo ha ideato il progetto grafico e la regia artistica è a cura della sua conduttrice Catia Liani.
Il progetto nasce con l’idea di reinterpretare il goal 15 degli obiettivi di sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030, che ha come finalità proprio quella di “proteggere, ripristinare e favorire un uso sostenibile dell’ecosistema terrestre, gestire sostenibilmente le foreste, contrastare la desertificazione, arrestare e far retrocedere il degrado del terreno e fermare la perdita di diversità biologica”.
Il progetto Think Happy Think Green dichiarano gli organizzatori “non è solo un modo per sensibilizzare i più piccoli e la cittadinanza su un tema – quello dell’ambiente e della difesa dell’ecosistema naturale – oggi più che mai attuale ma vuole al tempo stesso rappresentare una piccola scintilla affinché altre iniziative simili possano nascere sul territorio restituendo ai quartieri e alla città nel suo complesso luoghi di socialità e bellezza”.