Era il dicembre 1874 quando un gruppo di benemeriti udinesi, presieduti dal conte Antonino di Prampero, ebbe l’idea: fondare una società sportiva a favore dei giovani udinesi. Messa a punto l’idea iniziale, nella sala maggiore del Casino, che allora aveva sede nel palazzo comunale, il 10 gennaio 1875, si riunì l’assemblea costitutiva che sancì la nascita della “Società di ginnastica e scherma”.
L’11 febbraio 1875, nella seconda adunanza, ospitata sempre dal Comune, venne approvato lo Statuto redatto dai soci: avvocato Cesare Fornera, conte Francesco Caratti, ed Enrico del Fabbro. A rappresentare temporaneamente la Società, oltre al conte Antonino Di Prampero (il primo presidente della storia), vennero eletti anche Giovan Battista Tellini, l’avvocato Adolfo Centa, il cavalier Angelo De Girolami, il professor Giovanni Marinelli e U. Morandini. Il 6 marzo 1875 ci fu l’inaugurazione (seppur non solenne, per l’urgenza di iniziare le attività) della prima sede, data in concessione dal Comune: l’Oratorio dei Padri Filippini. Alla fine del 1875 la neonata “Società di ginnastica e scherma” di Udine era entrata nella vita della città e contava 179 iscritti. Da subito la nuova realtà sportiva ebbe un posto di grande rilievo nel capoluogo e nei centri della provincia.
Il primo saggio e il motto.
Il primo saggio ebbe luogo il 2 marzo 1877, nella palestra sociale. Nell’occasione, la contessa Di Prampero, a nome delle signore udinesi, consegnò al vice presidente, Cesare Fornera, un nastro con il motto “mente sana in corpo sano”, che venne allacciato all’asta del labaro sociale, rappresentando con esso il distintivo della Società.
L’iscrizione alle federazioni.
Il 15 maggio 1889 il Consiglio della Società deliberò l’iscrizione alla Federazione Ginnastica d’Italia, portando così la Società nell’arengo nazionale. Nel 1892 la “Società di ginnastica e scherma” si fonde con l’Unione Ginnastica “Volere e potere”. In virtù di ciò, i 50 soci dell’Unione aderirono alla Società di ginnastica e scherma”. In quello stesso anno, il Consiglio comunale di Udine approvò, con larga maggioranza, un contributo per la costruzione di una palestra aperta, fuori da porta Aquileia, dietro lo stabile Muzzatti, da lasciare a disposizione della Società. Il 23 aprile 1893 il “campo dei giuochi ginnici” venne inaugurato in un vasto terreno tra le attuali via Cicconi, Percoto e Battistig. Per l’iscrizione alla Federazione Italiana Scherma bisognerà attendere il 1° gennaio 1909. La Società sarà la 55 ad aderire.
L’attività fino alla Prima Guerra.
Le attività sono proseguite fino all’avvento della Grande Guerra. Da ricordare la vittoria, nel 1896, del 1° Campionato Italiano di Calcio, a Treviso (di cui però non tenne conto la FIGC, nata solo nel 1898). Fra il 1906 e il 1908 vennero organizzate delle riuscitissime Accademie di Scherma. Fino al 1914 la Società di Ginnastica partecipò a tutti i concorsi ginnici nazionali, conseguendo ottimi piazzamenti e le più alte onorificenze e Varese, Piacenza, Torino, Milano e Genova.
Nel 1908 venne organizzato anche il primo “Giro di Udine” di corsa e di marcia. L’anno dopo venne quindi costituita la sezione Podismo. Nel 1911, in seno alla società, nacque una sezione autonoma per il gioco del calcio da cui prese forma, più tardi, l’associazione calcio udinese: promotore e artefice ne fu Luigi Dal Dan. La Guerra era però ormai sempre più vicina. La Società, con i suoi giovani migliori non poteva non partecipare al moto irredentista. L’attività ginnico-sportiva si trasformò in preparazione pre-militare. L’attività della Società andò via via spegnendosi, per cessare nel 1916. Nella Prima Guerra Mondiale persero la vita ben 29 soci.
Un nuovo corso dopo il 1919.
Il 28 maggio del 1919, a conflitto finito, una riunione di tutti i sodalizi presenti a Udine prima della guerra ha permesso la ripresa delle attività. In quel frangente venne deciso però un cambio di passo: alla “Società di ginnastica e scherma” vennero conglobate le altre realtà sportive udinesi. Cambiò anche il nome, divenne “Associazione Sportiva Udinese”. Presidente fu il conte Alessandro Del Torso, schermidore di valore e prestigio internazionale che rilanciò la scherma proponendo, assieme al Maestro Biaggini, l’organizzazione di una prestigiosa accademia di Maestri Italiani a Udine. La rinnovata realtà diviene da subito bandiera di tutte le attività sportive cittadine. Fiorì, dal 1920, in particolare dal ’25 e fino al 1940, anche l’atletica. Tanto che nel 1924 venne inaugurato il Campo Polisportivo “Moretti”, oggi omonimo spazio verde pubblico. Nel 1925, quando la sezione calcio si rese autonoma, quella ciclismo venne soppressa a favore del tennis, l’ASU contava 253 soci. Udine divenne uno dei maggiori centri sportivi italiani. Non di meno pregio i risultati della scherma e della ginnastica i cui atleti furono impegnati in numerosi concorsi.
La Seconda Guerra Mondiale.
Durante il secondo confitto mondiale le dinamiche che coinvolsero gli atleti dell’ASU non si discostarono molto da quelle già registrate anni prima, con la Prima guerra. A conflitto finito furono 23 i caduti e molti i feriti. Alla ripresa delle attività nel 1945 Del Torso, che resse le sorti dell’ASU sin dal lontano 1919 si dimise.
Dopo gli anni ’50
Del Torso divenne presidente onorario e a sostituirlo arrivò Luigi Dal Dan. L’attività riprese con rinnovato entusiasmo. Ricominciarono i concorsi sportivi e con essi i risultati d’eccellenza. Negli anni ’50 continuarono i successi nella ginnastica, nella scherma e nell’atletica. Proprio negli anni ’50 arrivò all’ASU il Maestro Filippo Piraino e i risultati non tardarono ad arrivare. Il dopoguerra vide ancora molti cambi di vertice e nella struttura organizzativa. Nel 1975, dopo molti successi, l’atletica friulana non sarà più ASU, ma diverrà Libertas Udine. Si consolidarono quindi le sezioni di ginnastica e scherma.
I successi degli anni ’70.
Anche nella fase “moderna” si susseguono i successi, che restano difficili da riassumere. Si possono citare, fra i tanti: Silvano Simeon, discobolo olimpico a Monaco 1972, Silvia Libanetti e Paola Porcini, vice campionesse del mondo a squadre nella ritmica nel 1992 a Bruxelles, Alfredo Bulleri, campione del mondo under 20 di spada nel 1956 in Lussemburgo, la fiorettista Margherita Grambassi, olimpionica ad Atene 2004 con un argento a squadre e campionessa del mondo a Torino nel 2006. Nel 2021, alle Olimpiadi di Tokyo, scende in pedana anche un’atleta ASU, Alexandra Agiurgiuculese, per la ginnastica ritmica.
Le sedi dell’Asu dall’inizio ad oggi.
L’Oratorio dei Padri Filippini, prima sede dell’ASU, sorgeva tra le attuali via Vittorio Veneto, angolo via Marinelli e via della Prefettura (già contrade di Santa Maria Maddalena e dei Filippini). Un edificio che, nel 1921, è stato smantellato per fare posto all’attuale Palazzo delle Poste. La “Società ginnastica e scherma” in una fase successiva (negli anni ‘20) è stata invece ospitata dall’edificio che attualmente è sede del Comando della Guardia di Finanza di Udine, all’angolo tra via Carducci e via Giusti, rimesso a nuovo, a sue spese, dal presidente dell’epoca, il conte Antonino Del Torso. Nel dopoguerra è arrivato un ulteriore trasferimento, nelle palestre di Largo Ospedale Vecchio. Quando, dopo il terremoto del 1976, venne costruito lo Stadio Friuli, l’Associazione Sportiva Udinese ha invece trovato spazio (era il 1978) nella “sotto tribuna” dove è rimasta fino alla fine del 2011 per trasferirsi, dal 1° gennaio 2012, nel moderno palazzetto di via Lodi, oggi PalaPrexta. L’impianto attuale, concesso in gestione dal Comune di Udine, conta 3000 mq totali frazionati in tre palestre per le sezioni di ginnastica ritmica, ginnastica artistica (maschile e femminile) e scherma, una biblioteca sociale, un’area studio, magazzini e infermeria, un’ampia area verde.