Il bilancio dell’assessore allo sport Antonio Falcone.
Investimenti sugli impianti, per poter ampliare anche l’offerta delle discipline; attività inclusive e supporto alle famiglie: sono questi gli ingredienti che, secondo l’assessore udinese Antonio Falcone, hanno reso Udine una delle città più sportive d’Italia.
“Sono soddisfatto di questi 3 anni e mezzo di mandato durante i quali ritengo di aver chiuso moltissimi progetti – spiega il delegato allo sport -. L’unico rimpianto è di non aver avuto 5 anni pieni per esprimermi completamente, ma penso di essere riuscito ad ottenere comunque risultati abbastanza rilevanti. Nel 2021, eravamo al 23esimo posto come sportività, nel 2022 all’11esimo; abbiamo recuperato 12 posizioni, avvicinandoci alla top ten, che auspichiamo di raggiungere nel 2023″.
In questi anni, racconta Falcone, il Comune ha fatto un monitoraggio di carenze ed esigenze del mondo sportivo cittadino, sia sull’offerta in termini di discipline sportive sia per il supporto a società a famiglie sia, infine, sulle criticità delle strutture: “Abbiamo implementato nuovi impianti dando risposte alle associazioni – continua l’assessore -. Ad esempio, il pattinaggio sono 70 anni che viene praticato al freddo e al gelo, con i genitori costretti alle volte a ritirare i figli in mancanza di impianti adeguati. Abbiamo voluto dare una sede a questa disciplina, che sarà alla ex caserma Osoppo“.
Gli altri due impianti di cui va fiero il componente della giunta Fontanini riguardano il calcio: si tratta del recupero dell’ex Federale e della riqualificazione del campo Bepi Rigo, a Sant’Osvaldo. “Il primo è un campo storico abbandonato da 35 anni: non potevamo permetterlo – spiega Antonio Falcone -; abbiamo quindi rivisto gli accordi con la Figc e, invece di pagarlo 500 euro al mese per 20 anni, ho ottenuto un comodato d’uso per 30 e ho dimezzato la cifra impegnata perché occorre avere sempre un occhio attento alle casse pubbliche. Non solo: abbiamo deciso di investire sul Bepi Rigo in modo da valorizzarlo: sarà idoneo per le partite di seria A femminili e diventerà il secondo impianto della città. Auspichiamo che questo porti ricadute positive anche in termini di fruizione del quartiere“. E ancora, la futura palestra di roccia alla ex Caserma Osoppo, che, dice l’assessore, diventerà il secondo polo sportivo udinese, dopo quello di via del Maglio.
Ma l’attività dell’assessore in supporto della pratica sportiva è passata anche per il sostegno alle famiglie: “Abbiamo alzato da 100 a 150 euro i contributi per la frequentazione ai corsi sportivi della famiglie con basso Isee – conclude Falcone -. Erano poche le famiglie che ne usufruivano e non veniva impiegato l’intero fondo. L’ho pubblicizzato in tutti gli impianti per farlo funzionare e per la prima volta abbiamo speso l’intero budget, dando una mano alle famiglie e anche alle associazioni che rischiano di andare in difficoltà se non vengono pagate le quote”.