Tentano l’assalto allo sportello bancomat in Cadore, arrestati tre uomini in Friuli

Hanno tentato di forzare la cassaforte dello sportello bancomat di San Pietro di Cadore.

Nel corso della notte tra il 29 e il 30 marzo scorso, i carabinieri del Comando Provinciale di Udine, in collaborazione con quelli dei Comandi Compagnia Carabinieri di Tolmezzo e Bolzano, hanno arrestato in flagranza di reato di tentato furto aggravato in concorso di tre cittadini kosovari, di 43, 38 e 37 anni, residenti rispettivamente in Germania, Austria e Kosovo e all’estero gravati da diversi precedenti di polizia per reati contro il patrimonio ed altri.

Il tentato furto.

Gli uomini, da qualche giorno ospiti presso un B&B ubicato nelle vicinanze della stazione ferroviaria di Udine, durante la notte tra il 29 e 30 del mese scorso, a bordo di due autovetture con targhe austriaca e svizzera, si sono recati a San Pietro di Cadore (BL), dove avrebbero tentato, mediante attrezzatura atta allo scasso, di forzare la cassaforte dello sportello bancomat della filiale Volksbank di via Calvi n. 16. Pur avendo provocato ingenti danni alla struttura, i malviventi non sono riusciti ad asportare il denaro contenuto nel caveau.

Le perquisizioni.

Al rientro a Udine, i tre stranieri sono stati bloccati dai carabinieri presso la struttura ricettiva dove erano alloggiati e sottoposti a perquisizione. All’esito delle ricerche i carabinieri hanno trovato diversi attrezzi, delle ricetrasmittenti, un coltello con lama lunga e una somma di circa 3.000 euro in contanti, il tutto sottoposto al sequestro. Al termine delle operazioni gli uomini dell’Arma hanno portato i tre fermati al carcere di Udine.

In data odierna il GIP del Tribunale di Udine ha convalidato l’arresto, disponendo a carico dei tre uomini la misura cautelare della custodia in carcere, e ha disposto la trasmissione del fascicolo all’Autorità Giudiziaria di Belluno, competente per luogo di commissione del reato.

L’operazione è frutto di una sinergica cooperazione tra i Comandi dell’Arma di diverse Province e Regioni che sempre più spesso sono chiamati ad intervenire e contrastare reati contro il patrimonio commessi da bande di “trasfertisti”, provenienti dall’estero o da altre Regioni italiane che dopo i colpi andati a buon fine fanno perdere le loro tracce dileguandosi dal territorio rendendo così più difficile la loro cattura.