Lo speciale riconoscimento che sarà consegnato al Friuli Doc a Udine
Durante la ventinovesima edizione di Friuli Doc, il Comune di Udine consegnerà uno speciale riconoscimento a tre persone che si sono distinte in settori diversi come imprenditoria, cultura ed enogastronomia contribuendo a diffondere il nome e l’immagine della regione Friuli-Venezia Giulia. I tre nomi scelti sono Altin Nano, titolare del ristorante “Riva 75” per il settore imprenditoriale, Ilaria Tuti, autrice del Thriller “Madre d’ossa” ultimo romanzo della serie con protagonista il celebre personaggio di Teresa Battaglia per la cultura, e Stefano Novello, titolare dell’azienda agricola Ronco Severo per l’enogastronomia. Riconoscere le persone eccellenti di un territorio contribuisce non solo alla promozione del talento locale ma è anche di ispirazione per le nuove generazioni.
Altin Nano
Speranza, sacrificio, determinazione, soddisfazione sono le parole che sintetizzano il percorso personale e professionale di Altin Nano, partito dall’Albania nel 1994 durante gli anni più duri dell’esodo verso il nostro Paese con la speranza di crearsi un futuro diverso. In Italia, scontrandosi con una realtà non facile, è riuscito nel tempo a dimostrare il proprio valore umano e professionale e a guadagnare la fiducia di chi l’ha conosciuto. La cucina per Altin è una vera passione. Pur senza esperienza nella ristorazione era determinato a trovare la propria strada professionale: lavorando nelle cucine di note realtà friulane Altin Nano ha appreso via via un mestiere appassionante e fonte di soddisfazione. Il sogno divenuto realtà.
Oggi Altin è uno chef apprezzato nel ristorante Riva 75, aperto insieme alla moglie Olta, braccio destro nella vita e nel lavoro, nei primi mesi del 2020, dopo tredici anni di attività nella ristorazione. Riva 75 è un ristorante prevalentemente di pesce, molto gradito dai fedeli clienti e da quelli nuovi, che sta raccogliendo l’apprezzamento anche delle riviste di settore.
Ilaria Tuti
Gemonese, laureata in Economia e Commercio e appassionata di letteratura, Ilaria Tuti è una scrittrice contemporanea di grande talento,capace di affascinare e coinvolgere i lettori con trame che stimolano l’interesse e la sensibilità. Il Premio Eccellenze ricorda che Tuti, attraverso i suoi romanzi, è ambasciatrice della storia, della cultura e dell’identità friulana. I suoi libri sono permeati da una forte connessione con il territorio friulano, del quale la scrittrice valorizza la memoria riscoprendo storie dimenticate le cui protagoniste sono sempre donne. Le protagoniste di “Fiore di Roccia”, per cui le è stato conferito il Premio Letterario Nazionale per la Donna Scrittrice nel 2021, sono infatti le portatrici carniche vissute durante la Grande Guerra, mentre in “Come vento cucito alla terra”, romanzo che le è valso invece il premio letterario “Eroine d’Oggi” grazie al personaggio di Caterina Hill, al centro della trama ci sono le prime donne chirurgo che – sempre durante la Prima Guerra Mondiale – sfidarono le limitazioni della società dell’epoca alla ricerca dell’emancipazione. Senza dimenticare la profiler Teresa Battaglia, protagonista del thriller “Madre d’ossa” ultimo romanzo della serie che sarà presentato a Friuli DOC. La Tuti ha esordito nel 2018 con “Fiori sopra l’inferno” e il successo è giunto molto presto. I suoi libri sono oggi tradotti in venti Paesi.
Stefano Novello
Considerato un “artista della macerazione” che definisce sé stesso “custode della sua terra”, Stefano Novello è titolare dell’Azienda Agricola Ronco Severo a Prepotto, località nella Doc Friuli Colli Orientali disegnata dal fiume Judrio – confine naturale con la Slovenia – e da dolci colline. Le vigne della cantina Ronco Severo sono soprattutto varietà tipiche regionali: Picolit, Pinot Grigio, Friulano, Schioppettino, Ribolla Gialla e Refosco, affiancate ad alcuni vitigni internazionali. Stefano il mestiere l’ha intrapreso seguendo il padre Severo ma fin da subito ha avuto chiara la personale filosofia di vignaiolo: produrre vini in modo naturale senza tanta tecnologia e prodotti chimici. La produzione Ronco Severo conta etichette selezionate, tra cui spiccano i bianchi macerati, un procedimento nato verso la fine degli anni ’90 a Oslavia, nel Collio goriziano. Le etichette artigianali e il rispetto per i cicli naturali della vite anche in cantina hanno fatto guadagnare all’azienda la certificazione biologica. Stefano Novello si può considerare – grazie ai vini rappresentativi del territorio e alla sua filosofia di produzione – un ambasciatore del nostro territorio: chi assaggia un vino di Ronco Severo entra in connessione con l’affascinante terroir del Friuli-Venezia Giulia.