Vertice sulla sicurezza a Udine.
Risse e aggressioni ripetute hanno riportato al centro del dibattito il tema della sicurezza a Udine. A far traboccare il vaso, poi, sono stati i gravi episodi di sabato, con un doppio accoltellamento avvenuto uno in via Carducci e uno a pochi passi dalla centralissima Piazza San Giacomo, in vicolo Brovedan, in pieno giorno.
Oggi, quindi, si è riunito il Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica sotto il coordinamento del Prefetto, Domenico Lione, per “dare risposte a questi fatti che creano allarme sociale“. E le risposte sono arrivate.
Le misure in campo contro l’escalation di violenza.
Innanzitutto, sarà potenziato il controllo del territorio con servizi di monitoraggio più impattanti e importanti che non riguarderanno solo Borgo Stazione, ma anche il cuore della città “con un importante sforzo coordinato delle forze di polizia” come ha sottolineato il Prefetto.
Tre le linee di intervento: da un lato, la Questura conta di rafforzare il personale, recuperando agenti che erano impegnati in situazioni di confine, da poter dislocare in città. In secondo luogo, si pensa di trasferire la presenza dell’esercito H24 da via Brigata Re per portarla alla stazione delle corriere. Infine, il terzo provvedimento riguarda il rafforzamento interforze, tra polizia, carabinieri e guardia di finanza, non solo, appunto, in Borgo Stazione ma anche in centro, con particolare attenzione ai fine settimana.
Allo stesso tempo, i controlli della Polizia locale saranno traslati dalla mattina/pomeriggio, al pomeriggio/sera con l’idea, come ha detto il sindaco Alberto Felice De Toni, di tenere aperto il presidio della Polizia locale di via Leopardi durante l’orario serale, dalle 18 alle 24.
La questione dei minori.
Non tutti gli episodi di violenza coinvolgono i minori, ma è innegabile che a Udine esiste anche questa criticità da affrontare. I fronti sono molteplici: da un lato, è già stata annunciata una riunione, prevista per mercoledì, per valutare come potenziare l’impegno dei minori anche in attività extra-ordinarie.
Dall’altro lato, l’idea è di mettere in campo un’attività concertata tra prevenzione sul territorio e repressione, in collaborazione con l’Autorità Giudiziaria, affinché ci siano conseguenze giuridiche, in determinate situazioni, anche se in presenza di minorenni.