Il giovane udinese Alessio Zoratto esce con un nuovo singolo e prepara l’album d’esordio

Udine, 22/02/2024 - Artesuono - Simularte - Alessio Zoratto - Foto Luca A. d'Agostino/Phocus Agency © 2024

Alessio Zoratto si prepara anche per l’album d’esordio.

Drippin’ Memories è il nuovo singolo del contrabbassista udinese Alessio Zoratto, in uscita venerdì 31 maggio su tutte le piattaforme digitali. Pubblicato dall’etichetta doKumenta Music, Drippin’ Memories anticipa l’uscita dell’album di esordio, prevista per il 27 settembre, con concerto di presentazione il 26 settembre a Udine, presso la sede della Fondazione Friuli.

In questo suo primo album come leader, Alessio Zoratto è alla guida di un quartetto europeo, composto dal vibrafonista Giovanni Perin, dal chitarrista francese Manu Codjia e dal batterista lussemburghese Paul Wiltgen. Oltre alla partecipazione del sassofonista Javier Girotto come ospite in due brani.

Il brano e il prossimo album.

Il singolo Drippin’ Memories trae ispirazione dalla “Persistenza della memoria” di Dalì. Zoratto mette in musica ricordi e memorie, adagiandoli sulla musica, dilatando il tempo, proprio come gli orologi di Dalì.

L’intero album, che si chiamerà “Canvas Melodies”, ha una forte connessione con le opere visive. Infatti, sarà composto da dieci brani originali, ispirati a dieci opere d’arte del secolo scorso. Allo stesso tempo, per ogni brano corrisponderà anche un’opera digitale, generata attraverso l’intelligenza artificiale dall’emergente AI artist Giacomo Urban. Un ponte sulle nuove frontiere e le nuove sfide della comunicazione contemporanea, a cui la sinergia creativa tra la musica di Zoratto e l’arte di Urban non vuole sottrarsi.

Chi è Alessio Zoratto.

Udine, 22/02/2024 – Artesuono – Simularte – Alessio Zoratto – Foto Luca A. d’Agostino/Phocus Agency © 2024

Nato a Udine, classe 1994, Alessio Zoratto è cresciuto ascoltando diversi generi musicali da Vivaldi agli Incognito, da James Taylor ai Red Hot Chili Peppers, ma è ascoltando la black music che è nata la passione per il basso elettrico. Il jazz è arrivato più tardi, verso i 19 anni, ascoltando Chet Baker, spingendolo qualche anno dopo ad iscriversi in conservatorio per lo studio del contrabbasso. Alessio ha poi potuto perfezionare lo studio dello strumento con due tra i più quotati musicisti come Glauco Venier e Alfonso Deidda, diplomandosi al Conservatorio di Udine con il massimo dei voti e lode con menzione d’onore.