Nuove misure di sicurezza sui bus a Udine.
Ieri la notizia del controllore preso a calci e pugni sul bus; ma sono tanti i fatti di cronaca recente che hanno visto operatori e autisti aggrediti sui mezzi del trasporto pubblico a Udine: la Prefettura ha quindi convocato un vertice sul tema, per stabilire le nuove misure di sicurezza.
Alla riunione, presieduto dal Prefetto Liano, hanno partecipato oltre al Questore D’Agostino e ai comandanti provinciali dei Carabinieri lanniello e della Guardia di Finanza Spanò, gli assessori del Comune di Udine Toffano e Gasparin, il Comandante della Polizia Locale Del Longo e il Direttore di esercizio di Arriva Udine Coradazzo.
Le nuove misure per la sicurezza sui bus.
Su autobus e corriere, sono già presenti alcune misure di sicurezza passiva, quali sistemi di videosorveglianza, pulsanti di alert collegati alla sala operativa di Arriva Udine e cabine semi chiuse, ma durante il vertice è stata ribadita la necessità di potenziarle, per assicurare l’immediatezza dell’intervento delle Forze di Polizia in caso di necessità.
In particolare, su proposta del Questore, è stato deciso di attivare un sistema di collegamento punto-punto tra la sala operativa di Arriva Udine e le centrali operative della Questura e del Comando provinciale dei Carabinieri, così da consentire l’immediata visione delle immagini delle telecamere interne dei mezzi e il conseguente intervento in tempo reale.
Si attende inoltre che venga attivato il progetto sperimentale che vedrà le guardie giurate sui bus lungo le linee a maggior rischio e nelle autostazioni. Il Prefetto, dal canto suo, ha auspicato che il progetto possa essere avviato in tempi brevissimi e ha assicurato il proprio sostegno per una sua eventuale implementazione.
Il Questore, infine, nel far presente che nei confronti di responsabili degli episodi che hanno recentemente destato allarme sociale sono in corso di adozione misure di prevenzione, ha auspicato che possa essere avviato un programma di investimenti per rendere ancora più sicure le postazioni degli autisti. Si è inoltre condivisa la necessità di un dialogo più stretto con gli enti gestori dei centri di accoglienza per minori stranieri non accompagnati, per sostenere i programmi di formazione dei giovani accolti.