Aggressione a Udine, le parole del sindaco De Toni: “Addolorati e scossi”

Le parole del sindaco di Udine dopo l’aggressione avvenuta questa notte.

Il sindaco di Udine Alberto Felice De Toni interviene dopo l’aggressione subita questa notte da un cinquantaseienne giapponese, ora ricoverato in condizioni gravissime,.

“Siamo profondamente addolorati e scossi per quanto successo questa notte in città – spiega il primo cittadino – . Voglio esprimere la mia vicinanza in queste ore al nostro concittadino che ora versa in condizioni critiche a causa dell’accaduto. Ringrazio le forze dell’ordine intervenute tempestivamente per fermare gli autori del fatto, che sono stati immediatamente portati in questura e sulle responsabilità dei quali si sta indagando. In mattinata ho sentito telefonicamente il Prefetto Domenico Lione e il Questore Alfredo D’Agostino per chiedere la possibilità di un incontro urgente che avverrà all’inizio della prossima settimana. Lunedì alle 12 ci incontreremo in Prefettura per il comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica durante il quale parleremo anche e soprattutto degli avvenimenti delle ultime ore e in generale della questione sicurezza in città”.

“Da mesi ormai lavoriamo con Prefettura e Questura per migliorare i controlli e il presidio della città di Udine a tutela dei suoi cittadini, in maniera particolare in Borgo stazione e in centro storico. Abbiamo chiesto di sanzionare quelle attività dove non si rispettano le regole, e dove vengono serviti alcolici anche oltre gli orari consentiti. Abbiamo adottato un grande numero di provvedimenti ed azioni per intensificare i controlli, aumentare il numero delle pattuglie, garantire sicurezza sui mezzi di trasporto e nelle zone meno frequentate. La polizia locale si è dotata di una decina di agenti in più. Costantemente ci confrontiamo con le forze dell’ordine per gestire delle dinamiche globali che riguardano tutte le città. Evidentemente è necessario adottare ulteriori provvedimenti“.

“In questo senso siamo sicuri di poter contare sulla piena collaborazione delle istituzioni e delle forze dell’ordine. Come amministratori della città non possiamo tollerare che risse e atti violenti siano così frequenti. Chiedo però alle forze politiche di abbandonare le strumentalizzazioni sul caso, che non sono rispettose del serio lavoro della Giunta e delle forze dell’ordine, coordinate dal Prefetto, e che non fanno un buon servizio alla città. Stiamo mettendo tutte le nostre energie per garantire agli udinesi una città sicura”.

Le reazioni della politica regionale.

Di Bert: “E’ giunto il momento della tolleranza zero”

“Elaborata la fase dello sconcerto e della pietas, la reazione è quella di una forte rabbia. In un Paese che ritiene di essere civile, non possono accadere fatti come quello registrato anche oggi a Udine, in pieno centro”, commenta di Mauro Di Bert, capogruppo di Fedriga presidente in Consiglio regionale.

“Ai falsi buonisti che si ergono a difensori estremi di chi si rende responsabile di questi episodi di violenza, sempre più frequenti in regione e a Udine in particolare – afferma Di Bert nella sua nota -, ribadisco che è giunto il momento della tolleranza zero. Dobbiamo riappropriarci del rispetto delle Istituzioni e del vivere civile e in sicurezza. Per riuscirci, chi è chiamato a mantenere l’ordine pubblico deve disporre di maggiori organici, ma soprattutto deve essere messo nelle condizioni di poter adempiere al meglio ai suoi compiti, se necessario anche con la forza, perché purtroppo si trova a interagire con delle persone che, per cultura e trascorsi, capiscono solo la coercizione”.

“Con questi soggetti non c’è modo di dialogare. Non c’è forma di integrazione. Sono distanti dalla nostra cultura, dal nostro modo di essere, anche per la mancanza di una formazione basata sul rispetto delle regole. Contro chi non vuole rispettare l’altro, il bene comune piuttosto che le istituzioni – conclude l’esponente di Centrodestra -, è necessario mantenere una linea dura, a tutela del sacrosanto diritto dei nostri cittadini di sentirsi sicuri nelle vie e nelle piazze delle loro città e dei loro paesi, come nelle loro case”.

Balloch: “Udine è ormai un Far West”.

“Altro che isola felice, Udine è ormai il ‘Far West’ del Nord-Est. Violenza, risse e feriti in pieno centro, a tutte le ore, sono purtroppo all’ordine del giorno. Con l’ultimo gravissimo episodio anche questa mattina, a Borgo Stazione. Una situazione fuori controllo su cui serve un intervento immediato. E un investimento di mezzi e persone per restituire agli udinese la loro città, in mano a baby gang e bande come non si era mai visto”.

Così, in una nota, il consigliere regionale Stefano Balloch (FdI), che lancia un appello: “La Regione non resterà sorda, ma serve un’azione congiunta tra tutte le istruzioni con l’obiettivo del ripristino della sicurezza, perché gli udinesi possano riappropriarsi della loro città, a partire da Borgo Stazione”.

Serracchiani: “Violenza sconvolgente”.

“Un atto di violenza sconvolgente, spropositata e gratuita, che deve suscitare la più dura condanna della comunità e delle istituzioni e, quando saranno accertati fatti e responsabilità, mi auguro una severa applicazione della legge – commenta la deputata Debora Serracchiani – . Dopo gli altri recenti fatti di violenza, questo episodio ci scuote e richiama ancora le autorità alla responsabilità di garantire il più possibile una Udine vivibile in tutti i suoi quartieri. La percezione di insicurezza purtroppo non diminuisce ed auspico uno sforzo collettivo di collaborazione con le forze dell’ordine, cui sono pronta a contribuire nel mio ruolo”.