Aggressione in centro a Udine, restano gravissime le condizioni dell’imprenditore giapponese. Identificati cinque ragazzi.
Le condizioni di Shimpei Tominaga, imprenditore giapponese di 56 anni, restano critiche dopo l’aggressione subita in pieno centro a Udine mentre cercava di sedare una rissa tra giovani. Durante il tentativo di mediazione, Tominaga sarebbe stato colpito da un pugno al volto, cadendo violentemente a terra e battendo la testa. Trasportato d’urgenza in ospedale in codice rosso, l’uomo è ora in coma profondo nel reparto di terapia intensiva del Santa Maria della Misericordia di Udine.
I medici, che lo sottopongono a una terapia farmacologica per proteggere il cervello, mantengono uno stretto riserbo sulle sue condizioni. Intanto, è atteso l’arrivo in città della moglie di Tominaga dal Giappone.
Identificati gli aggressori.
La polizia locale ha rapidamente identificato i presunti aggressori: cinque ragazzi tra i 20 e i 30 anni. Tre residenti nel Trevigiano e due di origine ucraina residenti a Pescara. La Procura di Udine ha aperto un fascicolo per rissa aggravata e lesioni gravissime. Ma se le condizioni di Tominaga dovessero peggiorare fatalmente, l’accusa potrebbe essere modificata in omicidio preterintenzionale. Per i tre ragazzi residenti nel Trevigiano, tra cui uno si presume sia l’autore del pugno, è stata richiesta la custodia cautelare in carcere. Per i due cittadini ucraini, invece, sono state richieste misure non detentive e il divieto di dimora in regione. Nelle prossime ore è prevista l’udienza di convalida dell’arresto.