Da oltre 30 anni a Udine, Majda Badaoui era un punto di riferimento nella mediazione linguistica e culturale.
Oggi il Friuli ha dato l’ultimo saluto a Majda Badaoui, dal 1998 mediatrice linguistica e culturale in ambito sanitario, sociale, scolastico. Majda, nata nel 1964 in Marocco era venuta in Italia per studiare farmacia a Roma e da oltre 30 anni viveva a Udine dove sono nati i suoi 3 figli.
Era una persona speciale, una pioniera coraggiosa, una mediatrice estremamente preparata, che a livello nazionale si è sempre distinta e ha rappresentato brillantemente la nostra regione nei corsi dell’ INMP (Istituto Nazionale salute Migrazioni e Povertà) e nei convegni della SIMM (Società Italiana di Medicina delle Migrazioni).
Ha prestato la sua attenta opera di mediatrice con varie associazioni, dai Mediatori di Comunità alla Codess F.V.G., alla Cooperativa ITC, lavorando non solo presso i servizi e gli sportelli della Azienda Sanitaria del Friuli Centrale ma anche presso il Comune e con la Questura di Udine. Dovunque ha portato il suo impegno professionale per sostenere la vita quotidiana e il lavoro delle persone straniere e per promuovere la cittadinanza attiva delle donne migranti.
Ha sempre affrontato le fatiche della vita, con il sorriso, con ottimismo e fiducia, anche nei momenti più difficili della vita e della malattia, sempre con un pensiero rivolto agli altri e pronta ad aiutare chi ne aveva bisogno.
Il ricordo.
“Ci mancherà la sua gioia di vivere, la sua allegria contagiosa – la ricorda il GrIS Fvg (Gruppo Immigrazione Salute) e gli operatori della sanità pubblica friulana con la quale ha collaborato – . Per noi del è sempre stata un punto di riferimento, sia per quanto ci ha affiancato e supportato nella nostra attività sia per cosa ci ha insegnato nei corsi di formazione“.
“Da lei abbiamo imparato a coniugare concretamente nella attività dei servizi sanitari alcune parole chiave della accoglienza nel segno dell’approccio transculturale alla integrazione culturale di cui lei era esempio quotidiano. Parole come collaborazione, confronto, curiosità, rispetto, flessibilità, negoziazione e dialogo inter-religioso e plurilinguistico sono divenute anche grazie al determinante contributo di Majda prassi quotidiana, magari difficile ma irrinunciabile”.