E’ morto lo storico gestore di Pieri Mortadele, Pietro Chiandussi.
Gli è stata “dedicata” perfino un’osteria, un’osteria che gestì per 25 anni ma che quel nome tanto noto a Udine lo prese solo dopo: è morto a 88 anni Pietro Chiandussi, conosciuto da tutti proprio come “Pieri Mortadele”.
È stato un uomo che ha lasciato un’impronta indelebile nei cuori dei suoi concittadini, grazie alla sua dedizione, alla sua passione per l’ospitalità e alla sua famosa mortadella da record. Era il 1974 quando Udine accoglieva l’adunata degli Alpini, e Pietro, gestore dell’osteria in Riva Bartolini che al tempo si chiamava “Udinese Caffè” decise di offrire agli Alpini qualcosa di veramente speciale: una mortadella da 100 chilogrammi arrivata direttamente da Correggio. Quell’evento segnò l’inizio di una leggenda, con Pietro che divenne noto a tutti come “Pieri Mortadele”.
Per un quarto di secolo, Pietro Chiandussi ha custodito il cuore dell’osteria, anche se ufficialmente chiamata Gemma Bar in onore della moglie Gemma, che insieme a lui gestiva il locale. Ma per i clienti affezionati e per la comunità, era sempre stato “Pieri Mortadele”.
Lasciato solo nel 1995, il soprannome è rimasto vivo nei cuori degli udinesi, fino a quando nel 2004 i nuovi gestori, Luca Merlino e Paolo Genuzio, decisero di ufficializzarlo come nome dell’insegna. Un omaggio ad un uomo che incarnava l’essenza dell’ospitalità e della tradizione culinaria locale.
La sua osteria era un luogo di incontro e di calore umano, dove si condivideva più di un semplice pasto. Oltre al suo impegno nell’osteria, Pietro Chiandussi è stato un padre amorevole e un nonno affettuoso. La sua gioia più grande era stata vedere crescere la sua famiglia, e la nascita della pronipote aveva riempito il suo cuore di felicità. I suoi funerali verranno celebrati giovedì 11 aprile alle 10.30 alla Chiesa di San Vito in cimitero.