Si è spenta Ornella Fabbro.
Si è spenta a 101 anni Ornella Fabbro, donna straordinaria, protagonista della Resistenza friulana e appassionata viaggiatrice. Con il nome di battaglia “Adria”, fu staffetta dei partigiani della Osoppo, mettendo a rischio la propria vita per la libertà.
Nel dopoguerra, Ornella si reinventò con successo nel mondo dell’antiquariato, mantenendo sempre vivo lo spirito curioso e indipendente che l’aveva contraddistinta. Nel 2015 fu insignita a Roma della medaglia commemorativa per i reduci della Guerra di Liberazione. A Udine fu la seconda donna a ottenere la patente, guidando con fierezza la sua Topolino balestra corta. Viaggiò per il mondo, spinta dalla sete di conoscenza e dal desiderio di visitare il fratello Rinaldo, anche lui partigiano e poi imprenditore di successo in Australia.
L’Associazione Partigiani Osoppo ha pubblicato un lungo post per ricordarla: “Ornella, per noi tutti la partigiana “Adria” – ha detto il presidente Roberto Volpetti -, è stata un esempio straordinario di dedizione alla Osoppo a cui ha aderito dopo l’otto settembre 1943 con l’iniziale intento di aiutare soprattutto suo fratello Rinaldo, detto “Otto”, sfuggito ai campi di concentramento in Germania e poi entrato nell’Osoppo”.
Adria, inizialmente aveva aderito al Gruppo Val Degano e successivamente si era messa a servizio del battaglione Monte Nero che operava nella zona tra Tricesimo, Pagnacco e Cassacco. “Nel 1995 – continua il presidente dell’Apo -, aveva rilasciato un’intervista per il libro dedicato alle donne nella Resistenza e in quell’occasione aveva spiegato come avesse operato, negli anni più difficili della guerra, in qualità di staffetta tenendo i collegamenti tra i diversi elementi del battaglione e il Comandante, dando informazioni oltre a contribuire all’armamento e alla propaganda”.
“Adria – prosegue Volpetti -, racconta come la sua casa di famiglia a Tricesimo fosse un punto di riferimento per moltissimi partigiani e di come sua madre, convintamente antifascista, appoggiasse il suo impegno favorito dalla sua perfetta conoscenza della lingua tedesca. Grazie a questo poteva introdursi nel Comando Tedesco di Tricesimo per ottenere lasciapassare e informazioni sugli spostamenti delle truppe, che riferiva al comandante del battaglione Monte Canin che era suo fratello”.
“Impossibile non ricordare in questa circostanza – conclude il presidente Volpetti -, anche suo fratello Rinaldo Fabbro, mancato nel 2023, che, trasferitosi in Australia, fondò un’importante industria nel settore dell’edilizia offrendo lavoro a molti osovani che grazie a lui fecero fortuna”.
Una donna libera e tenace, che ha attraversato il Novecento con coraggio e passione. I funerali si terranno venerdì alle 15.30 nella chiesa di San Quirino in via Gemona.